Hulk è il supereroe per eccellenza di un’intera generazione. Chi almeno una volta non è rimasto meravigliato di fronte alla trasformazione di David Bruce Banner nel suo alter ego dal colore verde? Un personaggio carismatico che nel corso degli anni ha conquistato grandi e piccini, ma anche i grandi personaggi della televisione hanno qualche scheletro nell’armadio. Vediamo quindi 10 cose che forse non sai sull’incredibile Hulk.

La nascita di Hulk

La serie televisiva de L’incredibile Hulk fu creata nel 1962 da Stan Lee e Jack Kirby e il suo debutto in televisione fu un successo, complice il risvolto psicologico e la netta contrapposizione tra i due personaggi, quello schivo e fisicamente debole dello scienziato e quello massiccio e muscoloso dell’umanoide dalla pelle verde.

L’Incredibile Hulk fu trasmesso negli Stati Uniti tra il 1978 e il 1982, 81 episodi ispirati sì al personaggio dei fumetti Marvel Comics Hulk, ma dai risvolti più fantasiosi e indirizzati maggiormente alle tematiche sociali.

Come è nato Hulk nell’immaginario dei suoi creatori? Il biochimico e fisico nucleare Bruce Banner collaborava ad un progetto dell’esercito statunitense per la realizzazione di un nuovo ordigno bellico. Per salvare la vita di Rick Jones, il quale si era introdotto furtivamente nel laboratorio, Bruce subì un’esposizione accidentale ai raggi gamma.

Da quel momento, Banner si trasforma in Hulk ogni volta che viene a trovarsi in uno stato di stress emotivo che non riesce a gestire. La forza fisica di Hulk, che Bruce non riesce a controllare, si esprime in modo davvero sproporzionato rispetto al suo livello di rabbia.

L’aspetto più affascinante della dualità psicologica tra Banner e Hulk è il disequilibrio e la volontà reciproca di eliminarsi. Da un lato c’è Banner che vede il Golia Verde come una malattia alla quale non può sottrarsi, dall’altro il gigante verde che considera lo scienziato un debole perché cerca di reprimere la rabbia.

Vediamo 10 cose che forse non sai sull’incredibile Hulk:

1 Hulk inizialmente era grigio

Sì, proprio così. Il supereroe all’inizio non era verde, ma bensì grigio! Il grigio era il colore che Stan Lee aveva scelto per il suo personaggio, ma le varie uscite del fumetto proponevano, di volta in volta, tonalità di grigio sempre diverse, così i continui problemi in fase di stampa portarono Lee alla decisione di cambiare colore.

Il verde sembrò al momento il colore più indicato per rappresentare il personaggio e quello che avrebbe dato minori problemi di stampa. L’intenzione, prima con il colore grigio e poi con il verde, era quella di scegliere per Hulk un colore che nessun supereroe avesse mai vestito.

2 Il fumetto fu sospeso dopo solo sei numeri

Sembrerà incredibile ma dopo sole sei uscite, la Marvel fu costretta a interrompere la stampa del fumetto a causa dello scarso entusiasmo e del numero di vendite. Probabilmente, l’insuccesso iniziale della serie è da addebitare anche ad una certa incoerenza nella trama del personaggio, fatto che non piacque alle masse.

Per fortuna, di lì a breve il personaggio di Hulk comparve in altri fumetti, come la serie Avengers, che lo portò alla ribalta nel mondo del fumetto.

3. La forza non è l’unico potere di Hulk

La caratteristica che contraddistingue il personaggio di Hulk è la potenza illimitata della sua forza e i suoi muscoli, ma Hulk ha anche altri poteri che la produzione non ha messo molto in evidenza. Prima di tutto, Hulk è uno dei pochi personaggi Marvel capace di vedere i fantasmi e per questo rappresenta un’innovazione nel mondo del fumetto.

Inoltre, grazie ad una speciale ghiandola che è presente nel suo corpo, Hulk è anche in grado di respirare sott’acqua.

4. La presenza di Lou Ferrigno

In ogni adattamento televisivo del personaggio de L’incredibile Hulk c’è la presenza di Lou Ferrigno. Una costante, se Bruce Banner è stato interpretato dall’attore Bill Bixby, il gigante verde è sempre stato interpretato dal culturista Lou Ferrigno.

Ferrigno, con la sua stazza di 130 kg. è stato l’egregio interprete delle vicende dell’Incredibile Hulk, dalla serie originale fino a Avengers: Age of Ultron. In un modo o nell’altro, persino nei film usciti al cinema, Ferrigno in qualche modo ha avuto una sua parte, persino come doppiatore.

5. La scelta del cambio del nome

All’esordio del fumetto, l’alter ego di Hulk si chiamava Bruce Banner. In seguito, però, la produzione aveva pensato bene di modificare il nome in David Banner. Quale fu il motivo di questa scelta? Ad oggi sembra non ci sia una spiegazione razionale, ma solo voci di corridoio.

Quest’ultime, iniziate a circolare grazie ad alcune affermazione di Stan Lee e Lou Ferrigno, parlerebbero di una scelta spinta dal fatto che il nome “Bruce Banner” a qualcuno sembrasse troppo delicato. Nonostante queste dicerie, i dirigenti di Hollywood hanno sempre negato questa ragione benché non ne abbiano mai proposta un’altra.

6. Arnold Schwarzenegger

lnizialmente il ruolo di Hulk fu affidato all’attore Richard Kiel che girò l’episodio pilota. Subito dopo Johnson si accorse che il fisico dell’attore non era abbastanza massiccio per esprimere la forza di Hulk, così pensò al giovane Schwarzenegger, ma purtroppo quest’ultimo non era sufficientemente alto per la parte.

Alla fine il ruolo andò al bodybuilder Lou Ferrigno, che sfiorava i due metri di altezza e ben rappresentava la maestosità dei suoi muscoli.

Nonoste tutto, ad interpretare i grugniti di Hulk ci pensò un altro attore: Ted Cassidy che poi fu sostituito da Charles Napier per le stagioni successive e i tre films.

7. Mai fotografati insieme

Sul set non sono mai state scattate foto ufficiali di Bill Bixby e Lou Ferrigno, in quanto Bixby era convinto che apparire insieme avrebbe deluso i bambini svelandogli la magia cinematografica. Proprio per questo motivo i due attori hanno sempre cercato di non apparire mai insieme.

8. Il trucco di Hulk

Se pensiamo al personaggio di Hulk ci viene alla mente per prima cosa la sua potenza fisica ma un aspetto di primaria importanza era il suo trucco. Infatti il make up di Hulk era curato nei particolari e il suo aspetto era il risultato di una mano abile e paziente.

La produzione, quindi, doveva escogitare una soluzione per evitare che l’attore, durante le pause tra una ripresa e l’altra, sudasse e si rovinasse il trucco. Quindi pensò bene di fare lo sostare Hulk in una roulotte appositamente refrigerata tra un ciak e l’altro.

L’aspetto di Hulk era completato poi con delle lenti a contatto così spesse che dovevano essere rimosse ogni 15 minuti.

9. La fine de L’incredibile Hulk

Quando nel 1982 la produzione decise di cancellare la serie, Lou Ferrigno lo scoprì dalla radio mentre era in auto e, a causa dei suoi problemi di udito, pensò seriamente di aver capito male. Fu lo stesso Ferrigno a comunicare la notizia a Bixby e al resto della troupe.

10. Il dramma di Bixby

L’attore Bill Bixby, vero nome Wilfred Bailey Everett Bixby II, noto per aver interpretato la serie televisiva L’incredibile Hulk ha avuto un’esperienza cinematografica invidiabile, ma una vita privata segnata dalla sfortuna. A soli 27 anni Broadway accolse l’attore con pellicole nelle quali affiancò personaggi come Kirk Douglas (Sotto le stelle), Jack Lemmon (Irma la dolce), Elvis Presley (Miliardario ma bagnino) e Nancy Sinatra (A tutto gas).

Sul set di Una moglie per papà (1969-1972) conobbe la sua futura moglie Brenda Benet. Dopo una nomination agli Emmy Award, tra il 1978 e il 1982 Bill Bixby fu impegnato nell’Incredibile Hulk, esperienza che rappresentò l’apice della sua carriera cinematografica.

Se a livello lavorativo la sua vita era tutta in salita, a livello personale, invece, Bixby dovette affrontare ben tre divorzi e un terribile lutto che lo segnò profondamente. Nel 1981 Christopher, il bambino che l’attore aveva avuto con la prima moglie Brenda, morì a soli 6 anni per le conseguenze di una malattia.

La madre del piccolo non resse al dolore e l’anno seguente si suicidò. Lo stesso Bixby nel 1991 scoprì di avere un cancro alla prostata e, sebbene non si fosse ritirato dalle scene, morì nel 1993 a soli 59 anni.