A San Martino dall’Argine, comune in provincia di Mantova, durante dei lavori di bonifica della rete di irrigazione sono venute alla luce 11 tombe antiche. Scavando, gli operai hanno trovato i resti di un piccolo cimitero, risalente tra la fine dell’Impero Romano e l’Alto Medioevo.

Si tratta di una scoperta archeologica straordinaria quella fatta dagli uomini del Consorzio di Bonifica Navarolo Agro Cremonese Mantovano in un terrazzamento del fiume Oglio. Un insediamento antico del 500 d.C.

Trattandosi di un territorio molto ricco di antichi insediamenti umani, i lavori vengono sempre preceduti da alcuni rilievi archeologici e, manco a dirlo, in questa fascia sono state trovate 11 tombe, tre delle quali con copertura alla cappuccina. Le sepolture sono composte di mattoni disposti a doppio spiovente per fare da riparo al defunto.

Chi erano i defunti sepolti in questo luogo? Tra i reperti funerari, pochi a dire il vero, c’è la prova che potrebbe trattarsi dell’età dell’Alto Medievo e i corpi appartengono indifferentemente a adulti e a bambini. Ovviamente, gli esperti che stanno analizzando il sito, sapranno presto darci qualche informazione in più sulla datazione.

E chi può dire che gli scavi, monitorati dalla Soprintendenza Archeologica e dalle Belle Arti, non portino alla luce un intero villaggio? Per il momento, comunque, siamo di fronte ad una scoperta eccezionale per il nostro paese, un pezzo di storia che riemerge dalle viscere della terra e si fa testimone della nostra cultura.