Venezia è la città più bella del mondo, sicuramente tra le più visitate, ecco quindi le 13 cose da visitare a Venezia. Il fatto stesso di essere costruita sull’acqua fa di Venezia una città unica, la sua storia e le sue architetture contribuiscono a circondare Venezia di un richiamo irresistibile.

Se state organizzando una vacanza e avete a disposizione almeno un paio di giorni, troverete interessante questa mappa della città con le 13 cose da visitare a Venezia tenendo conto delle distanze per ottimizzare i tempi e muovervi (prenota un pass) in questa città romantica e sorprendente.

1) Canal Grande

Qual é la prima cosa che vi viene in mente pensando a Venezia? Molti di voi risponderanno il Canal Grande, come darvi torto! Il Canal Grande è lungo circa 4 km e attraversa tutto il centro storico di Venezia dividendola in due.

Volete provare l’esperienza di scivolare dolcemente sulle acque veneziane con la gondola?

È la prima cosa che vedrete appena usciti dalla stazione dei treni. Sulle sue sponde si affacciano i più bei palazzi della città e gli alberghi prestigiosi, visibili con un giro in vaporetto.

Canal Grande

Canal Grande è la “strada” che vi condurrà in una delle piazze più famose al mondo: Piazza San Marco. Si tratta di un’attrazione unica, sempre gremita di turisti e di piccioni! Sulla famosa piazza, che si affaccia sulla laguna creando uno scenario magico, sono radunati in poche centinaia di metri tutti i più prestigiosi e simbolici edifici di Venezia. Qui troverete la Basilica di San Marco e il Campanile, ma anche la Torre dell’Orologio, il Museo Correr e il Palazzo Ducale. Ma andiamo per ordine e vediamo la prima parte del nostro itinerario delle 13 cose da visitare a Venezia.

Dalla Stazione dei treni di Santa Lucia ci dirigiamo in direzione di Ca’ Rezzonico e lungo il percorso passeremo di fronte a Ca’ Foscari, sede di una delle più prestigiose università italiane.

2) Ca’ Rezzonico

La prima delle 13 cose da visitare a Venezia è quindi Ca’ Rezzonico, uno dei palazzi più belli di Venezia che ospita il Museo del Settecento Veneziano.

Questo sontuoso palazzo è famoso per i suoi affreschi e le sue decorazioni uniche. Ogni sala del Museo vi lascerà a bocca aperta, grazie ai soffitti affrescati e agli arredi dell’epoca. Al piano terra è presente un giardino molto carino in stile veneziano con pergole di glicine.

Sull’altra sponde del canale troverete Ca’ Mocenigo in Campo San Samuele, il luogo dove secondo la leggenda apparirebbe il fantasma di Giordano Bruno.

3) Ponte dell’Accademia

Da Ca’ Rezzonico possiamo procedere verso uno dei Ponti di Venezia: il Ponte dell’Accademia. Il ponte è costruito interamente in legno, con travi e assi solcati da pregiati intagli.

Prima di proseguire, forse vi andrà di allungarvi leggermente e dare un’occhiata al famoso Ponte dei Pugni. Curiosi di sapere il significato di questo nome insolito? Fino al 1700, su questo ponte si svolgevano gli scontri tra fazioni rivali di Venezia. A testimonianza di queste lotte, agli angoli del ponte sono visibili quattro impronte di piede su pietra bianca, che indicano il punto esatto di partenza per coloro che volevano partecipare alla lotta. Un’usanza che spesso si trasformava in una rissa mortale, proprio per questo motivo fu soppressa agli inizi del 1700.

4) Ca’ Dario

Il nostro itinerario prosegue verso Ca’ Dario, considerato il Palazzo maledetto di Venezia. Sì, perché quello che sorge al civico 353 è da sempre un simbolo di tragedie e sventure. Fin dalla sua costruzione, Ca’ Dario ha portato dietro di sè una sorta di maledizione che ha portato tutti i suoi proprietari a finire sul lastrico o a morte improvvisa. Se siete curiosi di leggere un approfondimento sugli eventi nefasti accaduti a Ca’ Dario date un’occhiata qui. Per tutti gli altri è il momento di proseguire e arrivare finalmente al cuore pulsante di Venezia.

Piazza San Marco

La famosa piazza è l’emblema stesso di Venezia, chi non ha sognato almeno una volta di visitarla? Magari in una giornata con l’acqua alta? Sì, perché durante le inondazioni del mare Adriatico, il piano calpestabile della piazza viene sommerso per circa 90 centimetri e vengono predisposte le famose “passerelle” che permettono ai turisti di camminare tranquillamente e continuare la visita.

5) Basilica di San Marco

Una visita da non perdere assolutamente è la Basilica di San Marco, oggi il centro religioso della città. Al suo interno transitano ogni anno migliaia di turisti, attratti dal fascino unico della sua combinazione di stili architettonici. Fu costruita a partire dall’anno 828 per custodire il corpo dell’Apostolo San Marco, protettore della città.

Oggi la Basilica di San Marco si presenta con una pianta a croce latina con cinque cupole. Al suo interno migliaia di mosaici, centinaia di opere d’arte a rappresentare il potere della Serenissima Repubblica di Venezia, terra di mercanti e conquistatori.

Il particolare interesse storico e artistico della Basilica ne fanno una delle mete preferite dai turisti, per questo motivo, sebbene l’ingresso sia gratuito, per evitare lunghissime attese c’è la necessità di prenotare una visita guidata.

6) Palazzo Ducale

Dopo la visita alla Basilica, il passo successivo è quello di scegliere uno dei percorsi di visita del Palazzo Ducale, un edificio sontuoso che è stato la dimora dei governanti della città e oggi testimone di ricchezza e potere. Gli Itinerari Segreti del Palazzo Ducale conducono alla scoperta, attraverso i luoghi segreti del palazzo, della storia politica e civile di Venezia.

Chi fosse interessato ad approfondire la storia della Serenissima, può visitare il Museo Correr, edificio in stile neoclassico e la Biblioteca Marciana. Non lontano da Piazza San Marco potreste fare anche una piccola deviazione e voler visitare il famoso Teatro La Fenice.

Al termine sarete attesi al molo, luogo di partenza dei piroscafi diretti alle Isole di Venezia: Murano, Burano e Torcello.

7) Le isole di Venezia

Venezia è anche il fascino della sua laguna e delle sue belle isole. Dal molo partono ogni giorno barche con tour organizzati alla scoperta di Murano, Burano e Torcello. A Murano, patria del vetro soffiato, potrrete assistere a una dimostrazione di soffiatura del vetro direttamente da un mastro vetraio, conoscere la storia e i trucchi di questo mestiere affascinante e visitare il negozio di souvenir, dove potrete acquistare un ricordo del vostro viaggio.

Murano si presta anche a una bella passeggiata, prima di ripartire per la prossima tappa: Burano. Una volta sbarcati sull’isola verrete catturati dalla bellezza delle sue case colorate e assistere al lavoro delle merlettaie. Burano, oltre ad ospitare il Museo del Merletto, è anche il posto giusto per un piccolo assaggio dei biscotti tipici (Bussolà o Bussolai) di questa isola lagunare.

Una piccola curiosità: secondo la leggenda furono i pescatori a volere distinguere le proprie case con vivaci colori, per distinguerle al loro ritorno sull’isola.

Ultima tappa del tour delle isole di Venezia vi porterà alla scoperta di Torcello, un’isola ricca di storia e di monumenti bellissimi e intriganti, come il Campanile, il Ponte del Diavolo, oltre alla Cattedrale di Santa Maria Assunta con al suo interno il Giudizio Finale sulla facciata principale.

L’isola ha solo una quindicina di abitanti e trasmette calma e tranquillità. Qui potrete vedere, proprio davanti alla Basilica, il famoso trono di pietra, risalente al V secolo, che si dice appartenuto ad Attila, Re degli Unni. In effetti, il trono non ha nulla a che vedere con il famoso “Flagello di Dio”, ma veniva utilizzato dai governatori dell’isola durante le riunioni e le questioni di giustizia.

Una tappa meno conosciuta è l’Isola di San Michele, dove sono sepolti nomi noti della musica e della letteratura, come Stravinskij, Brodskij e Pound. L’isola è avvolta anche da una leggenda legata a una suora di nome Suor Vittoria Gregoris, la quale predisse che alla sua riesumazione il suo corpo non sarebbe stato trovato. Così fu, nella sua tomba infatti furono trovati solo i suoi vestiti e il rosario, nessuna traccia delle sue ossa.

Probabilmente non sbarcherete sull’isola di San Michele, ma una cosa è certa: non metterete piede sull’isola di Poveglia. Quest’isola, infatti, è disabitata ed è diventata l’icona delle mete da brivido a causa delle sue macabre leggende e dei racconti inquietanti che custodisce. Se avete la curiosità di approfondire il mistero, potete dare un’occhiata qui.

Tornati sulla terraferma, il nostro itinerario delle 13 cose da visitare a Venezia prosegue in vista di uno dei Ponti più famosi di Venezia: il Ponte dei Sospiri.

8) Ponte dei Sospiri

Il Ponte dei Sospiri è uno dei simboli più fotografati di Venezia. È anche conosciuto come il Ponte dell’amore ma in origine aveva un’altra funzione. Era infatti il tragitto percorso dai detenuti prima di essere rinchiusi in prigione. Qui lanciavano un ultimo sguardo alla città e sospiravano vedendo per l’ultima volta la luce del sole.

Il ponte è realizzato in pietra bianca in stile barocco e la sua costruzione risale ai primi anni del 1600 per opera dell’architetto Antonio Contin su commissione del doge Marino Grimani che lo volle destinare a collegamento tra le sale magistrali e il carcere.

Curiosità: il ponte pensile è completamente chiuso e congegnato per impedire qualsiasi fuga. L’unico ad essere riuscito ad evadere dalle prigioni fu Giacomo Casanova in una delle sue roccambolesche avventure.

9) Ponte di Rialto

Sicuramente il più antico e famoso dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande, il Ponte di Rialto è il simbolo di una straordinaria architettura rinascimentale la cui costruzione risale al 1588. Si compone di un’unica arcata sorretta da dodicimila pali di legno e una lunghezza di oltre 28 metri. Secondo la leggenda la costruzione del ponte sarebbe stata influenzata da una strana presenza.

Non perdetevi anche una visita al Mercato di Rialto, un mercato colorato e ricco di ogni sorta di prodotti: dagli ortofrutticoli alla carne e pesce. La seconda parte del nostro itinerario alla scoperta delle 13 cose da visitare a Venezia prosegue ora in direzione Cà d’Oro, un bellissimo palazzo nobiliare affacciato sullo scenario del Canal Grande.

10) Cà d’Oro

La dimora patrizia è l’emblema della città ed espressione di un’architettura tardo gotico con una facciata asimmetrica che ha conosciuto i fasti e poi la decadenza, fino all’arrivo del Barone Giorgio Franchetti, il quale investì tutte le sue risorse per restituire a Cà d’Oro la gloria e lo splendore di un tempo.

Oggi il palazzo è di proprietà dello Stato e al suo interno troverete la Galleria a lui dedicata, con opere preziose tra le quali il San Sebastiano di Andrea Mantegna.

11) Campo dei Mori

Qui a Campo dei Mori c’è una curiosa storia che riguarda le statue e il naso portafortuna da toccare. Siamo nel sestiere di Cannaregio e a pochi passi dalla casa di Tintoretto, colui che ebbe un singolare incontro e non è possibile non notare le quattro statue di pietra incastonate nella facciata del Palazzo Mastelli del Cammello.

Il nome del luogo si rifà alla famiglia dei Mastelli, i costruttori dell’edificio, provenienti dal regno della Morea. I componenti della famiglia venivano chiamati i “Mori”, tre fratelli abilissimi commercianti di sete e spezie. Il fatto di essere così esperti nel commercio nascondeva di fatto la tendenza nel truffare i clienti vendendo loro merce di bassa qualità ma a prezzi elevati.

Tra i clienti che furono truffati dai Mori ci fu anche una signora veneziana molto religiosa, la quale si rivolse in preghiera a Santa Maria Maddalena chiedendo di lanciare sui malfattori una maledizione. La Santa si presentò al cospetto dei commercianti, i quali pronunciarono le seguenti parole: “Possa il Signore trasformarci in pietra se questa non è la migliore stoffa di Venezia“.

I tre truffatori si trasformarono in statue di pietra, insieme al loro servitore. Le quattro statue di pietre sono ancora oggi incastonate nel muro del palazzo. Una di queste statue, nello specifico quella del “sior Rioba” ad un certo punto perse il naso e al suo posto fu installato un pezzo di ferro. Da allora toccare il naso del Sior Rioba si dice porti fortuna!

12) Ghetto veneziano

Il Ghetto di Venezia è l’antico quartiere ebraico che sorge nel cuore della città. Si tratta di un luogo dal grande fascino, edifici dai colori caldi con le sue cinque sinagoghe, una delle quali aperta al pubblico. Nel ghetto veneziano si respira l’atmosfera e la storia degli ebrei che vi hanno abitato per quasi tre secoli contribuendo alla crescita economica della Serenissima.

13) Basilica Santa Maria Gloriosa dei Frari

Una delle chiese preferite dai veneziani è questa chiesa francescana che custodisce al suo interno pregiate opere d’arte come la pala dell’Assunta di Tiziano, un scultura unica di Donatello, ma non solo. Qui potrete vedere un orologio barocco molto particolare e la tomba dello scultore Antonio Canova.

È arrivato il momento di ritornare alla Stazione dei treni di Santa Lucia e qui si conclude il nostro itinerario dei luoghi più belli e interessanti da visitare a Venezia. Prima però potreste voler assaggiare qualche piatto tipico della zona: degustazione di cibo e vino a Venezia.

Siete romantici e volete stupire la vostra dolce metà? Oppure avete scelto Venezia per fare una dichiarazione importante. Ecco qui sotto ciò che vi aiuterà certamente.

Deciso di fermarvi a dormire in laguna e riprendere la visita il giorno dopo? Anche questa potrebbe essere un’ottima scelta per entrare più a fondo nella vita e nelle tradizioni di questa splendida città. Potrebbe esservi utile scegliere tra questi prezzi imbattibili.

Consigli pratici

Tra aprile e luglio 2024, in tutto 29 giornate che coincidono con ponti e festività, l’accesso alla città sarà soggetto al pagamento di una tassa di 5 euro. Sono esclusi i visitatori che pernottano in alberghi, B&B e affittacamere, che pagano la tassa di soggiorno.

La prenotazione dell’ingresso può essere fatta attraverso la piattaforma multilingue http://cda.ve.it . Maggiori informazioni su tutto ciò che c’è da sapere sul contributo di accesso potete visitare questo link con le FAQ.