Cosa vedere a IstanbulCosa vedere a Istanbul

Quali sono le 16 cose da vedere a Istanbul, una delle maggiori città della Turchia? Istanbul è una metropoli che si estende sullo stretto del Bosforo, un punto dove Oriente e Occidentale si fondono con le loro culture. Le influenze storiche dei gloriosi imperi che l’hanno dominata, romano, bizantino e ottomano, la rendono una città magica.

Quella che oggi si chiama Istanbul è stata Bisanzio e poi Costantinopoli, una città che esercita sempre un grande richiamo e fascino. Mentre si passeggia tra le strade al profumo di spezie e si ammirano le architetture da sogno, il viaggiatore torna indietro nel tempo.

Ecco un percorso delle 16 cose da vedere a Istanbul prendendo in considerazione l’ampiezza della città che conta 15 milioni di abitanti. Le cose da visitare sono così tante che sono state divise per zone, così da riuscire a dare il giusto tempo di visita a ogni attrazione.

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1) Moschea blu

Il primo percorso delle 16 cose da vedere a Istanbul parte da uno dei simboli della città, la Moschea blu. Sultan Ahmet Camii, come la chiamano i Turchi, si trova in zona centralissima e colpisce per la presenza di ben 6 minareti che dominano lo skyline di Istanbul.

Esternamente colpisce la maestosità della grande cupola, mentre l’interno è decorato da mosaici bizantini. L’atmosfera è surreale, mentre le maioliche color turchese sono illuminate dalle circa 260 finestre poste sulle cupole.

Il nome di Moschea blu deriva proprio dalle oltre 20000 maioliche che la decorano all’interno. Cinque volte ogni giorno, da uno dei minareti della Moschea si diffonde il tipico canto del muezzin che richiama i fedeli alla preghiera.

Alla Moschea si accede scalzi, con le spalle e gambe coperte. Le donne devono coprire anche il capo.

2) Museo di arte turca e islamica

Il Museo di arte turca e islamica è poco più distante e soddisferà sicuramente gli amanti dell’antichità con i suoi 40 mila oggetti (tra tappeti, sculture e ceramiche) e una sezione etnologica. Nelle sale del museo sono presenti reperti di epoca sumera, egiziana e ottomana.

Il museo risale al 1524 e al suo interno si trovano rarità di calligrafia islamica, materiale etnografico e della cultura turca. Il materiale è raggruppato per periodo storico e per provenienza.

3) Cisterna di Teodosio

Anche Istanbul ha il suo lato misterioso e si trova sotto al suolo calpestabile. La cisterna Serefye si trova nei sotterranei tra la piazza Sultanhamet e piazza Cemberlitas.

Si tratta di una antichissima riserva idrica della metropoli conosciuta con il nome di Cisterna di Teodosio, in onore all’imperatore romano che la fece costruire (428-443) per coinvogliare in città l’acqua dell’acquedotto di Valente.

La discesa è consentita da scale che portano al di sotto del piano stradale, dove il percorso è accompagnato dalle proiezioni sulle pareti che raccontano la storia della cisterna.

4) Cisterna Basilica

La Yerebatan Sarnici, in turco “palazzo inghiottito” è un’altra monumento simbolo della città di Istanbul e museo molto visitato. Fu scoperta per caso verso la fine del XIX secolo e risale al IV secolo. Fu costruita dall’imperatore Costantino e ampliata nel 532 dall’imperatore Giustiniano.

L’area occupata dalla struttura misura 140 m. x 70 m. e la cisterna ha una capacità d’acqua di 80 mila metri cubi. La funzione principale era quella di rifornire d’acqua ai palazzi circostanti.

Le 336 colonne raggiungono un’altezza di 9 metri. Dopo i lavori di ristrutturazione, è stata aggiunta una passerella per la visita, che si svolge accompagnata dai giochi di luci colorate.

5) Basilica di Santa Sofia

A pochi minuti a piedi, sempre nel quartiere Fatih, merita una visita la Basilica di Santa Sofia (Aya Sofia in turco), un bell’esempio di architettura bizantina e luogo di culto dedicato alla Divina Sapienza. Costruita tra il 532 e il 537 per volere di Giustiniano, la moschea conserva ancora mosaici e colonnati maestosi e suggestivi.

Durante la conquista ottomana del 1453, la Basilica fu trasformata in moschea. A questo si devono i minareti e i nomi sacri musulmani scritti in turco sulle pareti. Successivamente, nel 1935, fu adibita a museo per quasi un secolo per ritornare, oggi, ad essere moschea.

6) Palazzo Topkapi

Presso il Palazzo Topkapi, che in turco significa Porta del Cannone, risiedettero 26 dei 36 sultani dell’Impero Ottomano. Il Palazzo risale al 1478 e al suo interno si trovano cortili, giardini, fontane e chioschi.

Dal 1924 il Palazzo Topkapi fu trasformato in Museo e la visita comprende solo una piccola sezione dell’antica cittadella imperiale.

La cittadella, ubicata in posizione strategica per controllare il traffico marittimo di passaggio tra Mediterraneo e Mar Nero, si estende su un’area di 700 mila metri quadrati. Sono visitabili l’harem e il Tesoro Imperiale con le armi, gli abiti e i gioielli del sultanato.

7) Museo Archeologico

Il Polo museale di Istanbul si trova nel distretto di Eminonu, nei pressi del Palazzo Topkapi. Fu aperto nel giugno 1891 e comprende tre sezioni.

Nell’edificio principale è ubicato il museo di archeologia, c’è poi il museo dell’Antico Oriente e il Museo di Arte Islamica. In tutto il Polo propone ai visitatori oltre un milione di reperti che riassumono la storia dell’Anatolia.

Tra i reperti più significativi troviamo il Sarcofago di Alessandro.

8) Il Gran Bazar

Ed ora arriviamo ad una tappa meno impegnativa di questo percorso delle 16 cose da vedere a Istanbul: il Gran Bazar o Kapalı çarşı in turco, uno dei più antichi mercati coperti del mondo.

Il mercato si estende su una vasta area con oltre 4mila negozi dislocati molte dedine di strade a formare una cittadella con 18 porte di entrata.

Cosa si trova al Gran Bazar? Praticamente di tutto, diviso per genere merceologico: gioielli, tappeti, abiti, antiquariato, argenteria, spezie e prodotti artigianali.

Ce n’è davvero per tutti i gusti ed è anche facile perdersi in questo intricato dedalo di strade, ma ne vale la pena perdersi per un attimo tra i profumi, i colori e il vociare di questa sorta di centro commerciale.

9) Nuovo Bazar delle spezie

Restando in tema, proseguiamo verso il Nuovo Bazar delle spezie (Mısır çarşısı), costruito nel 1943 vicino al porto di Eminönü e di fronte al Ponte di Galata.

Viste le ridotte dimensioni del mercato, niente a che vedere con il Gran Bazar, lo si può visitare abbastanza velocemente e rimanere incantati dai profumi e dal colori di queste stradine.

10) Ponte di Galata

Eccoci finalmente arrivate ad una delle icone di Istanbul, un’immagine conosciuta ai più, cioè quella del famoso Ponte di Galata (in turco Galata Köprüsü), che unisce i quartieri Galata e Eminönü all’imbocco del Corno d’Oro.

La prima costruzione del ponte risale alla metà dell’800, ma quello che vediamo oggi è una delle ricostruzioni che si sono susseguite nel corso degli anni, a partire dal 1912 fino al 1992, dopo che un incendio ne aveva danneggiato la struttura.

11) Torre della Galata

Altro simbolo di Istanbul è la Torre di Galata (Galata Kulesi), una torre di pietra costruita dai genovesi in epoca medievale. La torre ha un’altezza di 66,9 metri e mura spesse quasi 4 metri. Dal 2020 la Torre di Galata è stata ristrutturata e aperta come punto panoramico e Museo.

L’accesso alla parte più alta avviene tramite un ascensore panoramico e la visita merita l’attesa perchè, una volta in cima, si può ammirare un panorama a 360 gradi su tutta la città. Il panorama è ancora più suggestivo di sera, quando la città si colora di mille luci che si riflettono sull’acqua.

12) Moschea di Solimano

La Süleymaniye Camii è la prima Moschea imperiale di Istanbul, costruita dall’architetto Mimar Sinan intorno al 1550 su commissione del grande sultano ottomano Solimano il Magnifico. Dalla sua posizione dominante si può ammirare un bel panorama sia il Corno d’Oro che il Bosforo.

Nel 1660 la Moschea fu danneggiata da un incendio, mentre durante il terremoto del 1766 crollò una parte della cupola. Dal 2009 è in corso un’opera di ristrutturazione.

13) La Torre di Leandro

Una delle cose da vedere assolutamente a Istanbul è la Torre di Leandro (Kız Kulesi), che sorge su un piccolo isolotto all’imbocco del Bosforo, di fronte alla costa di Üsküdar. 

Ci sono alcune leggende che parlano di una giovane fanciulla, figlia di un sultano, rinchiusa nella torre per proteggerla dalla maledizione di un serpente che l’avrebbe uccisa al compimento della maggiore età. A seguito di un restauro, dal 2000 la Torre di Leandro è stata adibita a ristorante.

14) Istiklal Caddesi

Istiklal Caddesi è una strada pedonale di Istanbul lunga circa 1,5 km. e affollata ogni giorno da milioni di persone. Grazie alla grande presenza di negozi di ogni genere, cinema, pub, gallerie d’arte, grandi brand e ristorante, Istiklal Caddesi si può considerare il vero centro città, dove trovare di tutto e a qualsiasi ora del giorno e della notte.

15) Palazzo Dolmabahçe

Palazzo Dolmabahçe, Dolmabahçe Sarayı in turco, si trova nel quartiere di Beşiktaş, lungo la riva europea del Bosforo. Fu costruito dal sultano Abdülmecid I a metà dell’800 ed è stato nella storia una grande sede imperiale, un mix architettonico tra rococó, neoclassico e barocco di 285 stanze, 68 bagni e 44 sale ricevimento.

Il Palazzo Dolmabahçe si estende con la sua mole imponente per quasi un chilometro sul Bosforo, oggi è un Museo in parte visitabile, insieme all’Harem e alla Pinacoteca. Le fotografie sono vietate all’interno del museo.

16) La Moschea di Ortaköy

Tra le 16 cose da vedere a Istanbul, soprattutto se cercate un angolino romantico, con una vista pittoresca e molto suggestiva sul Bosforo, c’è la Moschea di Ortaköy, con la sua splendida piazzetta.

Sebbene non possa competere con la maestosità degli altri monumenti, questa moschea ha un fascino tutto suo, reso ancora più speciale dalla sua semplicità.

Si adagia praticamente sull’acqua in posizione vicinissima al ponte sullo stretto. All’interno ha delle vaste vetrate dalle quali entrano i riflessi della luce vibrante sull’acqua, e lampadari di cristallo che scendono fin quasi per terra.

Volendo proseguire nella scoperta della città, ci sono molte altre cose da vedere a Istanbul. Una di queste è lo stretto del Bosforo. L’anima stessa di Istanbul si trova qui, dove İstanbul Boğazı divide la città in due e la linea di mare separa il continente europeo da quello asiatico.

Da questo punto si ha la visione iconica di Istanbul, quella che abbiamo visto in film, cartoline e mappe turistiche. Un panorama unico che si distende alla vista per più di 30 chilometri e l’unione tra le acque del Mar Nero a nord con quelle del Mar di Marmara a sud.

Ogni giorno sono milioni gli abitanti e i turisti che attraversano questo tratto con i traghetti e tramite il ponte. Questo tratto è pieno di ristoranti e locali. Se siete stanchi di camminare, potete rilassarvi a bordo di un’imbarcazione e fare una mini crociera nel tratto di mare tra il Bosforo e il Corno d’Oro.

Se, invece, volete addentrarvi un po’ di più nella cultura locale, si consiglia la visita del quartiere di Fatih e la sua Moschea. È uno dei quartieri meno turistici e che riflette la tradizione. Le donne indossano il burqa ed è possibile assaggiare i sapori unici della tradizionale cucina turca.

Infine, se avete ancora forze e voglia di scoprire angolini nascosti, vi aspetta il quartiere di Fener, uno storico quartiere greco, composto da strade strette e case colorate poste in un sali e scendi molto caratteristico. In cima alla collina del quartiere non sfugge il Rum Lisesi, il Liceo Greco Ortodosso in mattoni rossi che sovrasta la zona.

Con questo finisce il percorso delle 16 cose da vedere a Istanbul, una città che non delude mai, un piacevole mix di modernità e tradizione che da secoli sa conquistare i viaggiatori.