Beatles Coffee ShopBeatles Coffee Shop

Londra è una città affascinante, anche per i nostalgici della musica: ecco i 8 luoghi da visitare a Londra per gli appassionati dei Beatles. È trascorso mezzo secolo ma la foto dei Fab Four che attraversano Abbey Road è ancora impressa nella memoria di molti di noi.

A parte la celebre fotografia scattata da Ian McMillian, Londra è ricca di luoghi che hanno visto la storia dei Beatles, scopriamoli insieme in un percorso che tocca le principali tappe del gruppo inglese.

Se siete a Londra per andare alla scoperta dei luoghi cari alla mitica band, forse vorrete dare un’occhiata anche alle altre spettacolari attrazioni offerti dalla città degli 8 luoghi da visitare a Londra per gli appassionati dei Beatles, per cui potreste prendere in considerazione l’idea di optare per un pass famiglia, così da risparmiare sugli spostamenti.

1) Abbey Road e gli Abbey Road Studios

Partiamo proprio da qui, ovvero dove i Beatles incisero durante la loro carriera. Abbey Road è la strada con le famose strisce pedonali e la sede degli studi.

È qui, a St John’s Wood che potrete farvi immortalare mentre in compagnia di amici e parenti attraversate la strada più famosa del mondo. Gli studi di registrazione si trovano al numero 3 di Abbey Road, all’interno di una palazzina del 1800.

Gli Studios erano composti da tre ambienti e, mentre lo studio 1 e lo studio 3 erano troppi dispersivi con problemi di rifrazione sonora, lo studio 2 fu quello più utilizzato per le incisioni dei Beatles. La terrazza al di sopra dello studio 2 fu il luogo della seduta di registrazione del 21 marzo 1967, che vide Lennon sul tetto in preda all’acido.

Prima di lasciare il quartiere potreste prendere qualcosa da bere al Beatles Coffee Shop, locale vicino alla metro di St John’s Wood e ricco di cimeli e souvenirs dei Fab Four. I titolari stessi del locale organizzano un tour delle locations londinesi legate alla band.

2) Cavendish Ave dove visse Paul Mc Cartney

A differenza dei suoi colleghi, che avevano preferito soggiornare nella tranquillità della periferia londinese, Paul McCartney preferì restare in pieno contatto con la vita pulsante della città e nella primavera del 1965 acquistò una casa in stile georgiano nella via residenziale di Cavendish Ave.

Nel garage della casa erano custodite le sue amate auto, tra cui la famosa Aston Martin e il piano superiore dell’abitazione era stato adibito a sala della musica, con strumenti musicali di ogni genere. È qui che i Beatles si riunivano spesso e dove furono pensate e scritte alcune delle più belle canzoni dei Beatles: da Hey Jude a Penny Lane.

Fu sempre in questa casa in Cavendish Ave che finì il matrimonio di Paul McCartney con Jane Asher, dopo che quest’ultima lo trovò in intimità con una groupie di nome Francie Schwarts.

3) Chapel Street: la casa di Brian Epstein

Ci troviamo nell’elegante quartiere di Belgravia e questo edificio georgiano di cinque piani che sorge al numero 24 di Chapel Street fu acquistato da Brian Epstein nel dicembre 1964. Qui il manager aveva riservato il salone principale a ricevimenti e sontuose feste, alle quali partecipavano anche Paul, John, Ringo e George.

A fine agosto 1967 i vicini di casa, insospettiti da non aver visto Epstein per un paio di giorni, avvisarono la sua segretaria. In apprensione per il fatto che la porta della camera da letto fosse chiusa dall’interno, portò alla forzatura della serratura e il corpo di Epstein fu ritrovato dalla polizia riverso sul letto e privo di vita.

4) Montagu Square: il monolocale di Ringo Starr

Prima delle sue nozze con Maureen Cox e dopo aver subito un furto nella sua casa di Whaddon House, Ringo prese casa per breve tempo in un monolocale al 34 di Montagu Square,in un edificio vittoriano a metà strada fra Hyde Park e Regent’s Park.

Quando Ringo si trasferì nella nuova casa di Weybridge, non lasciò il monolocale che aveva un’ottima posizione e lo riservò come punto di incontro del mondo underground. Anche Paul McCartney lo prese in condivisione e lo dotò di apparecchiature per la registrazione. Qui fu il luogo nel quale prese forma Eleanor Rigby.

Successivamente il monolocale fu abitato anche da Jimi Hendrix (1967) e John Lennon e Yoko Ono (1968). Fu qui che i due posarono completamente nudi per la copertina del disco Two Virgins.

5) Green Street: il primo appartamento condiviso

E ora arriviamo al quinto degli 8 luoghi da visitare a Londra per gli appassionati dei Beatles. Quando i Beatles si trasferirono a Londra nel 1963, Paul, John, Ringo e George alloggiarono in un primo momento in Albergo, poi decisero di trasferirsi in un attico al 57 di Green Street dove vissero tutti insieme per un periodo.

6) Wimpole Street: la residenza dei genitori di Jane Asher

Agli inizi della relazione con Jane Asher, Paul aveva frequentato lo stabile in stile georgiano dei genitori di Jane e, quando gli fu proposto di trasferirsi al 57 di Wimpole Street, non ci pensò due volte.

Paul apprezzò molto il quartiere di Marylebone, ricco di elementi storici e abitato dall’upper class. Nella stessa strada avevano soggiornato personaggi illustri, come Frederick Treves (medico) e Elizabeth Barrett (poetessa).

7) Kingly Street: Bag O’Nails

Si tratta di un locale al numero 9 di Kingly, che negli anni ’30 fu una sala da ballo e che cambiò nome in Bag O’Nails a metà degli anni sessanta nel 1966. Divenne un punto di ritrovo della scena musicale dell’epoca, frequentato dai Beatles e molti altri personaggi famosi, da Elton John a Jimi Hendrix che si esibirono a loro volta al Bag O’Nails. Frequentatori illustri furono anche Jeff Beck, Jimmy Page e Eric Clapton.

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8) Savile Row: l’ultimo concerto pubblico

L’ultimo degli 8 luoghi da visitare a Londra per gli appassionati dei Beatles si trova in Savile Row. Il 30 gennaio 1969, sul tetto della società Rooftop Concert, edificio al numero 3 di Savile Row, si tenne quella che fu considerata come l’ultima esibizione pubblica dei Beatles dal vivo. II gruppo iniziò a suonare verso mezzogiorno, quando per strada c’erano molti dipendenti in pausa pranzo. Subito si formò una certa folla, tutti con il naso all’insù.

La notizia dell’inaspettata esibizione dei Fab Four si diffuse rapidamente e intervenne persino la polizia che cercò di porre fine allo spettacolo, mentre il gruppo continuava imperterrito a suonare. Molto curioso e divertente fu la reazione di McCartney che iniziò a improvvisare sulle note di Get Back: “Siete andati ancora a suonare sul tetto, e questo non è bello, sapete che non fa piacere alla vostra mamma…si arrabbia…vi farà arrestare tutti! Tornate indietro!“.

Al termine della canzone Get Back l’esibizione terminò con la frase di John Lennon: “Vorrei ringraziare a nome del gruppo e di noi stessi e spero che abbiamo superato l’audizione“.

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