Un hotel di 129 anni e storie di apparizioni spettrali: il Banff Springs Hotel attende i suoi ospiti per il check-in. Il check-out non è garantito!
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Siamo in Canada, nel cuore del Parco Nazionale di Banff. È qui che sorge il Banff Springs Hotel, uno dei luoghi più infestati di tutto lo stato. Tra le persone che vi hanno messo piede sono poche quelle uscite senza aver vissuto momenti di terrore.
Storia del Banff Springs Hotel
La costruzione del Banff Springs Hotel, la cui struttura richiama alla mente un vero e proprio castello fu terminata nel 1887. Al suo interno entità invisibili che, non avendo ancora trovato pace, si mettono d’impegno per impedire che anche gli ospiti possano riposare in pace.
Gli avventori testimoniano di essere stati spinti giù dal letto nel cuore della notte e altri di aver sentito mani invisibili sottrargli violentemente il cuscino da sotto la testa. Anche il personale del Banff Springs Hotel è concorde nel dire che l’albergo sia infestato dai fantasmi e che alcune stanze lo sono molto più di altre.
I fantasmi del Banff Springs Hotel
Il più popolare tra i fantasmi del Banff Springs Hotel è La Sposa, la cui storia risale alla fine degli anni ’20. Si racconta di una coppia che stava per festeggiare il proprio matrimonio all’interno dell’albergo. Quando la sposa si presentò per raggiungere la sala da ballo era bellissima nel suo abito bianco.
Iniziò a percorrere i gradini di marmo delle scale dell’hotel quando, non è mai stato chiarito il motivo, ad un certo punto scivolò rovinosamente e morì sul colpo. Si racconta che qualcosa la fece sussultare e spaventare, ragion per cui la donna avrebbe perso l’equilibrio. Altri, invece, dicono che un tacco le si sarebbe incastrato nello strascico dell’abito da sposa.
Ad ogni modo, il risultato fu che la donna perse la vita all’ interno dell’albergo e, da quel giorno, avventori e personale sostengono di vedere la sua sagoma, vestita con l’abito da sposa, salire e scendere le scale. Il fantasma della Sposa sarebbe stato visto anche ballare nella sala da ballo.
Sam è un altro tra i fantasmi del Banff Springs Hotel. L’uomo, di origini scozzesi, era il capo fattorino dell’hotel negli anni ’60-’70. Sam McCauley lavorò per tutta la sua vita in questo hotel che era diventato la sua seconda casa. Si dice che ancora oggi Sam si dia da fare per aiutare gli ospiti.
Una testimonianza agghiacciante è quella rilasciata da due donne ospiti dell’hotel. Le donne hanno avuto problemi di malfunzionamento della loro chiave e hanno chiamato il fattorino. Quest’ultimo, impegnato in un’altra faccenda, non è riuscito a presentarsi per almeno 20 minuti.
Una volta terminato quel che stava facendo, il fattorino si è presentato dalle donne per chiedere come potesse aiutarle ed è rimasto impietrito nell’udire la loro risposta: erano state aiutate da un fattorino un po’ più anziano, vestito con una giacca a quadri! La descrizione corrispondeva perfettamente a Sam.
Il fantasma di Sam il fattorino è stato avvistato anche nel suo vecchio ufficio, una piccola stanza posta al piano mezzanino. Alcuni ospiti hanno avvertito la sua presenza e la sensazione di aria fredda intorno a loro. Stando ai racconti dei clienti, Sam sarebbe il responsabile dell’apertura e chiusura delle porte degli ascensori.
Secondo alcuni testimoni in hotel ci sarebbe anche il fantasma di un barista che di notte aiuterebbe i clienti un po’ brilli a ritornare nelle proprie camere.
Le stanze segrete: la camera 692
All’interno del Banff Springs Hotel ci sarebbero almeno un paio di stanze segrete, sulle quali circolano racconti sinistri. Una di queste sarebbe la 692, una camera che raramente viene affittata agli ospiti e scopriremo a breve per quale motivo.
Secondo i racconti, negli anni ’90 nella camera 692 soggiornò una coppia che visse un’esperienza orribile. Svegliati nel cuore della notte, i due furono scaraventati giù dal letto e videro le brandine scagliarsi letteralmente sopra di loro.
Nella camera 692 sarebbe impossibile riposare, visti i continui sussurri provenienti dalle pareti, rumori di graffi sul soffitto e sul pavimento, improvvisi sbalzi di temperatura. Per questo motivo la camera 692 viene utilizzata quasi esclusivamente dal personale dell’albergo.
Stanze segrete: la camera 873
C’è poi un’ altra camera, che si dice non esista. In effetti, su ogni piano c’è una camera 73 ma all’ottavo piano, dopo la camera 872 non c’è una porta di ingresso che porta alla camera 873. Si percorre un lungo tratto di corridoio e si giunge direttamente alle scale. La 873 non compare nemmeno nei registri dell’hotel.
Nella camera, che si dice murata per non consentire a nessuno di entrarvi, nel 1926 si sarebbe consumata una tragedia familiare: un uomo uccise la moglie e la figlia, poi si suicidò al suo interno. Negli anni a seguire la camera 873 sarebbe stata affittata, ma chiunque vi mettesse piede scappava a gambe levate dopo poco tempo.
Le testimonianze degli ospiti parlavano del fantasma di una ragazza giovane e insanguinata. Alcuni ospiti hanno riferito di essere stati svegliati da urla inquietanti e, una volta accesa la luce, di aver trovato sullo specchio le impronte di mani insanguinate.
Anche il personale ha confermato di aver spesso trovato macchie di sangue e impronte insanguinate sullo specchio del bagno, segni che non si riuscivano a cancellare. Questa stanza generalmente non viene affittata e, quando questo succede, vengono scelte solo persone poco impressionabili.
Soggiornare al Banff hotel
Che dire, qui a Banff ci sono tutti gli spunti per una vacanza davvero indimenticabile. La cittadina è un piccolo gioiello incastonato tra le montagne e il verde e nelle vicinanze ci sono le famose piste da sci di Aspen, una natura incontaminata e lussureggianti foreste.
Soggiornare al Banff Springs hotel significa varcare la soglia di un albergo pluripremiato per la sua ospitalità. La lussuosa struttura dell’hotel è circondata da un panorama bellissimo e da una struttura sportiva curata e all’avanguardia.
Per quanto riguarda l’attività paranormale, sembra che questa sia tutt’altro che una diceria. In effetti il Banff Springs Hotel è un albergo di lusso, ospita nomi illustri, vip e non è di certo un posto che ha bisogno di attirare l’attenzione. È già famoso e frequentato da un’élite, non ha bisogno di pubblicità.
È per questo motivo che i racconti popolari appena ricordati sembrano ancora più reali e probabili.