Conoscete la storia di Barbanera? Edward Teach (1680-1718), questo il vero nome, fu il pirata che depredò e terrorizzò tutto il Mar dei Caraibi. Viene ricordato ancora oggi non tanto per la sua crudeltà, quanto per la sua astuzia nell’incutere terrore.

Nella sua breve vita, Barbanera fu protagonista di scorribande, arrembaggi e combattimenti per un tempo abbastanza breve (1716-1718). La sua impresa in piena epoca della pirateria terminò a soli 38 anni durante un’epica battaglia nella quale Barbanera cadde dopo essere stato colpito da 5 proiettili e 20 ferite di sciabola. La sua testa mozzata fu appesa ad un albero della nave.

Dopo la sua morte, la figura del “pirata cattivo” ispirò film e romanzi, come «L’isola del tesoro», una figura così maledetta che generò addirittura una leggenda, secondo la quale l’anima dannata di Barbanera sarebbe rimasta intrappolata in cerca di pace nei pressi di Ocracoke.

Chi era Barbanera

Secondo alcune fonti, Barbanera nacque intorno al 1680 a Bristol, porto marittimo collegato con le colonie americane. Il marinaio britannico arrivò nel Nuovo Mondo verso la fine del 600 e lavorò a bordo di una nave corsara durante la Guerra della Regina Anna (1702-1713).

Durante il 1716 Blackbeard entrò a far parte della ciurma del pirata Benjamin Hornigold. Durante una scorribanda i pirati assaltarono una nave negriera battente bandiera francese, che Barbanera volle ribattezzare Queen Anne’s Revenge. La navigazione della fregata del pirata, però, non durò a lungo. Nel giugno 1718 la Queen Anne’s Revenge si arenò sulla spiaggia di Beaufort (Carolina del Nord).

Nello stesso anno Barbanera rifiutò l’amnistia offertagli dal governatore Woodes Rogers, con l’intento di proseguire la sua carriera da pirata al comando del veliero Adventure. Sulla sua testa gravava però l’ordine di cattura «vivo o morto».

All’alba del 22 novembre 1718 Barbanera si trovava nel suo nascondiglio preferito presso l’insenatura dell’isola di Ocracoke quando fu attaccato da un veliero della marina inglese condotto dal tenente di vascello Robert Maynard. La sanguinosa battaglia si concluse con la sconfitta dei pirati e la morte di Blackbeard, che nella sua carriera da pirata aveva catturato circa 140 navi.

Uomo scaltro e acuto

Nell’immaginario collettivo, la figura di Barbanera è quella di un uomo feroce e spietato, assaltatore senza scrupoli. In realtà non è proprio così. È vero che fu il pirata che compì razzie e assalì moltissime navi pur di dominare il Mar dei Caraibi, ma in fondo creò il suo personaggio con astuzia col solo intento di incutere paura.

Barbanera era molto intelligente, era in grado di adattare il suo comportamento in base alle esigenze e di essere risoluto quando la situazione lo richiedeva, senza mai sfociare nella violenza gratuita. La sua fama, però, lo precedeva e chiunque avvistasse in mare la sua bandiera era consapevole di essere in pericolo di vita.

La figura stessa del pirata, alto e magro, era già un ottimo biglietto da visita per incutere timore. Il suo viso, sotto al grande cappello, era incorniciato da una lunghissima barba nera, che egli attorcigliava e legava con dei nastri. Ad un certo punto Barbanera probabilmente percepì il grande potere che era in grado di esercitare sugli altri.

Manifestò questa consapevolezza spettacolarizzando il suo aspetto: gli stivali alti, gli abiti scuri e un cinturone con tre coppie di pistole. Prima di ogni arrembaggio, inoltre, accendeva micce di canapa sul cappello perché una nube di fumo lo circondasse durante la sua comparsa.

Il fantasma di Barbanera

Secondo una leggenda, lo spirito irrequieto del famoso pirata sarebbe ancora in cerca di pace sulla spiaggia di Ocracoke. Il fantasma di Barbanera vigilerebbe le spiagge dell’isola come un fedele protettore. Un altro racconto inquietante riferisce l’apparizione sulla spiaggia di una strana sfera infuocata durante i mesi autunnali.