La morte di Brian Jones, avvenuta il 3 luglio del 1969 a soli 27 anni, è ancora oggi avvolta nel mistero. Secondo i sostenitori della teoria della maledizione del Club 27, anche per il fondatore dei Rolling Stones il destino ha voluto che la rockstar subisse la stessa fine di altre leggende della musica: morire a 27 anni ed avere nel nome (o cognome) l’iniziale con la lettera J.
Le dinamiche della sua morte, benché il suo abuso di sostanze stupefacenti fossero conosciute, sono sempre state poco chiare. Il rocker è stato trovato sul fondo della piscina della sua residenza nel Sussex. La versione ufficiale parla di morte dovuta ad annegamento a causa di una overdose.
La nascita dei Rolling Stones
Quando Brian arriva a Londra, inizia a fare amicizie importanti nello scenario rhythm and blues londinese. Finché un giorno, è l’inizio del 1962, incontra quelli che sarebbero diventati i membri di una nuova band: i Rolling Stones.
Nonostante i successi, intorno al 1968 Brian si allontana sempre di più dal sodalizio musicale del gruppo e, in qualche occasione, non riesce a presenziare a sedute e registrazioni. L’uso e abuso di sostanze stupefacenti gli causano diversi problemi, come l’arresto. Nel frattempo è iniziato un percorso di alienazioni di Brian Jones dal resto del gruppo e viceversa.
Durante l’estate del 1969, infatti, gli altri membri dei Rolling Stones comunicano a Brian Jones l’intenzione di proseguire senza di lui. La rottura tra Brian e i Rolling Stones è definitiva, ma nel suo immediato futuro Jones vede un nuovo gruppo, nuova musica e ancora tanto successo. È quanto mai positivo circa il suo futuro, senza rimpianti.
La morte di Brian Jones
Nel momento stesso in cui il corpo di Brian Jones viene ritrovato sul fondo della piscina della sua villa nel Sussex, è chiaro che ci si trova di fronte ad un mistero. Sebbene la prima teoria sia stata quella di annegamento a seguito di una overdose, l’autopsia ha smentito che il cantante avesse in corpo sostanze tossiche e rileva un grado alcolico di tre pinte di birra.
A quel punto la domanda diventa scottante: cosa è successo a Brian Jones? Chi c’era insieme a lui nella residenza? Cosa ha causato la sua morte? Domande che, purtroppo, ancora oggi restano senza risposta.
Stando alla ricostruzione di quella sera, la notte della morte di Brian Jones, nella villa ci sono tre persone: la fidanzata Anna Wohlin, il costruttore Frank Thorogood un’infermiera di nome Janet Lawson, la quale è la fidanzata dell’autista degli Stones, Tom Keylock.
Sebbene tutti i presenti dichiarino di non essersi avvicinati alla piscina, c’è un fatto che resta avvolto nel mistero. Frank Thorogood, infatti, ad un certo punto esce in ambulanza dalla villa per la medicazione di un polso. Sembra che nessuno abbia fatto indagini su come il costruttore si sia procurato quella ferita.
Le stranezze sulla morte di Brian Jones purtroppo non si fermano qui. Infatti, c’è un grosso dubbio persino sull’esatta ora del decesso. L’autopsia conferma l’ora della morte intorno alle 21.30, ma la telefonata alla polizia parte solo alle 00.30, per quale motivo? Forse la necessità di concordare una tesi comune e credibile tra i presenti?
A tutt’oggi, la causa esatta della morte di Jones non è chiara, ma ci sono delle teorie che parlano di morte accidentale mentre il rocker era in piscina, forse a causa del suo problema di asma. Altre ancora parlano di un litigio tra il musicista e Frank, che insieme ad un collega stava facendo dei lavori nella sua villa. Secondo questa teoria, tra i presenti sarebbe scoppiata una rissa perché i due volevano essere pagati ma Brian non era soddisfatto dei lavori eseguiti.
Sul letto di morte, Frank Thorogood avrebbe ammesso di aver ucciso Jones, ma Jab Bell, figlia del rocker, avrebbe riferito di screzi tra il padre e gli altri membri dei Rolling Stones circa l’accordo economico della sua uscita.
Anche l’altra figlia di Jones, Barbara Marion, ha sempre confermato la teoria dell’omicidio del padre e si è battuta perché il caso venisse riaperto.
Il Funerale di Brian Jones
Per evitare che il corpo di Jones venisse profanato sembra che la bara sia stata posizionata a ben quattro metri sotto terra. Stando ai racconti la bara, fatta di bronzo e argento, sarebbe stata omaggiata da Bob Dylan. Al funerale erano presenti solo Wyman e Watts, in quanto Jagger non ebbe il permesso di lasciare le riprese di un film che stava registrando in Australia, mentre Richards temeva che la sua presenza avrebbe alimentato tensioni con i fan.
A soli due giorni dalla morte di Brian Jones, i Rolling Stones parteciparono ad un concerto gratuito in Hyde Park. L’evento era stato organizzato tempo prima per presentare il nuovo chitarrista della band, ma le critiche furono fortissime. Per ovviare alle accuse di oltraggio nei confronti del fondatore della band, il manager pensò di fare un gesto in onore del ricordo di Brian Jones liberando in cielo migliaia di farfalle bianche.
Il caldo, o forse la maledizione del 27 volle che le farfalle in parte morirono nei contenitori e quelle che sopravvissero volarono per un breve tratto prima di piombare sulle teste degli spettatori.