Altro esempio di Castello infestato dai fantasmi in Trentino Alto Adige è il Castello Arco. Siamo in provincia di Trento e la struttura è formata da un agglomerato di corpi di fabbrica, che copre una superficie di oltre 20mila metri quadrati nel paesaggio boschivo della Valle del Sarca.
Arrivando al castello, che oggi è parzialmente ristrutturato e visitabile, si ha la visione maestosa del maniero, arroccato con imponenza sul suo aspro sperone di roccia, a ridosso della pianura del fiume Sarca e dell’omonimo paese di Arco.
Per raggiungere il maniero, si deve percorrere un sentiero fra gli ulivi che parte dal paese di Arco. Si tratta di una camminata piacevole, soprattutto per la ricompensa una volta raggiunta la meta. Il panorama è mozzafiato e spazia a perdita d’occhio su tutta la piana dell’Alto Garda.
La storia
Le prime citazioni del Castello di Arco sono dell’anno mille, ma sappiamo per certo che la zona era già abitata antecedentemente intorno al 300 a.C. Della fortezza si sono conservate molto bene le torri e una parte delle mura di cinta. Alcune aree sono in stato di rovina, a causa dei numerosi assalti subiti nella storia.
Cos’ha di speciale questo castello, oltre alla bellezza della sua struttura? Abbiamo di fronte un altro castello infestato da fantasmi, ovviamente.
Entriamo nel mistero
L’ospite più inquietante di Castello Arco è lo spettro di Antonio d’Arco, trucidato in seguito alle atrocità di cui si era macchiato. La sua anima dannata si aggira tra le mura del castello in cerca di perdono.
Tra le stranezze di questo luogo, ci sarebbero anche le 365 finestre a richiamare un significato esoterico. La storia del Castello Arco sarebbe stata segnata, durante i secoli, da molte vicende tragiche, che nell’immaginario collettivo lo hanno reso come un luogo misterioso e inquietante.
Tra queste, ricordiamo l’avvelenamento di un certo Ripando nel 1266 e la morte stessa di Antonio d’Arco nel 1389. Lo spettro del sanguinario feudatario del Castello, avvistato più volte tra le mura della fortezza, vagherebbe in cerca di perdono per gli orrori commessi in vita.
La visita
Durante la visita al Castello di Arco si possono ammirare la Prigione del Sasso e la Torre Grande. Si passa poi alla bottega del fabbro, la cisterna per la raccolta dell’acqua e più avanti la base di un grande forno circolare.
Se la descrizione del Castello vi ha incuriosito e siete anche amanti dei fenomeni paranormali, allora siamo certi che in questo luogo troverete ciò che vi piace. Sono molte, infatti, le testimonianze che affermano gli avvistamenti del fantasma.
Secondo voi, di chi si tratta? Dello spettro del crudele Antonio d’Arco, che ha lasciato su queste pietre una lunga striscia di sangue? Oppure, come sostengono altri, dell’anima senza pace di Ottavio Avogadro, brigante veneziano colpevole di aver nascosto nel castello i suoi bottini?
Dove:
Via Castello, di, 38062 Arco TN +390464510156
Come arrivare:
In auto Autostrada A22 del Brennero, uscita Rovereto Sud, seguire indicazioni per Lago di Garda. Arrivati al bivio di Nago, girare a destra e seguire per Arco (5 km); Percorrendo la SS 45 Bis, arrivati a Trento seguire per Pietramurata, Dro e Arco.
In Treno la stazione di riferimento è Rovereto, proseguire con autobus di linea per Arco
Orari:
Da aprile a settembre: dalle 10.00 alle 19.00
Marzo e Ottobre: dalle 10.00 alle 17.00
Da novembre a febbraio: dalle 10.00 alle 16.00
Dal 7 gennaio fino a fine febbraio: sabato e domenica 10.00-16.00
Biglietti:
Biglietto intero euro 3,50
Biglietto ridotto euro 3 (gruppi +20 persone)
Biglietto ridotto euro 2 (dai 12 ai 18 anni e +65 anni)
Biglietto gratuito (scolaresche, portatori di handicap, guide turistiche, residenti)