Eccoci qui per scoprire il mistero che si cela dietro ad un altro castello. Siamo al Castello di Quirra, in Sardegna, per conoscere la leggenda di Violante la sanguinaria.
L’anima di Violante, contessa assetata di ricchezze e violenta sanguinaria, secondo i racconti popolari, vagherebbe ancora oggi nei dintorni del Castello di Quirra. Qualcuno riferisce di aver anche sentito strani lamenti.
Origini del Castello di Quirra
Il Castello di Quirra risale al XII secolo e si trova nel territorio del comune di Villaputzu, arroccato su un monte a circa 300 metri di altezza. La posizione offre una suggestiva vista sulla costa e sul territorio circostante.
La fortezza è stata utilizzata sia per scopi militari, che funerari ed abitativi. Nei dintorni, la presenza dell’uomo è testimoniata dalla presenza di numerose cavità, all’interno delle quali sono presenti prove dell’insediamento umano risalente al paleolitico e al neolitico.
La posizione strategica del maniero gli permetteva il completo controllo della costa orientale e del passaggio verso la zona mineraria dei territori interni. Questo ha sottoposto il Castello di Quirra a continui assedi, tra i quali ricordiamo nel 1334 quello dei Genovesi e quello del giudice d’Arborea nel 1354, entrambi respinti.
Dopo un lungo e sanguinoso assedio, l’onore di aver espugnato la fortezza è stato degli aragonesi guidati da Almirante Francisco Carroz, che ne hanno preso il possesso nel 1324.
Il Castello di Quirra oggi
Oggi il Castello di Quirra, dopo aver superato indenne oltre 800 anni di storia, si presenta con parti di mura che spuntano qua e la tra le rocce ricoperte dalla vegetazione.
Da una posizione favorevole, è possibile individuare sul terreno l’antico perimetro originario, la linea delle mura e la sezione delle torri. A sud-ovest sono presenti due cisterne, una delle quali in perfette condizioni di conservazione.
Leggende
Il Castello di Quirra è legato a diverse leggende, tutte però raccontano episodi sanguinari. Secondo una di queste leggende, all’interno del maniero avrebbe trovato una tragica morte la moglie del Conte di Quirra.
La donna, accusata ingiustamente di tradimento, venne uccisa per ordine di Don Berengario Carroz, il quale si era innamorato della contessa Eleonora Manriquez.
Ma veniamo alla leggenda più inquietante e conosciuta della Sardegna. Parliamo della famosa Donna Violante Carroz, donna crudele e avida di ricchezze, che avrebbe nascosto un telaio d’oro chissà dove nei pressi del Castello di Quirra.
La figura di Violante la sanguinaria, appare come una donna senza scrupoli. Figlia ed unica erede di Giacomo Carroz, Donna Violante ha avuto una vita ricca di drammi familiari, macchiata da numerosi omicidi.
La vita di Violante
Violante nasce nel 1456 e alla morte del padre, il Viceré e Conte Giacomo, a soli 13 anni, è costretta a succedergli sotto la tutela di Niccolò Carroz d’Arborea. Si tratta del secondo caso di successione femminile.
Divenuta contessa di Quirra, Violante alterna la residenza tra il palazzo di Cagliari, il Castello di San Michele e il Castello di Quirra, dove più si sente a casa. È in occasione della sua prima visita cittadina che la nobildonna capisce quanto i cagliaritani non fossero propensi alla figura di una regnante donna.
Sul piano sentimentale, la vita di Violante non è stata meno impegnativa. Il suo primo marito, l’erede Dalmazzo, muore nel 1478 e Violante convola in seconde nozze con Filippo de Castre-So, il quale però scompare prematuramente pochi anni dopo.
Nella sua vita Violante ha avuto due figli, Filippo e Giacomo, destinati anch’essi a morte prematura. Il dolore per la perdita dei figli, uniti alle continue liti per contese patrimoniali, fanno sì che la donna perda il controllo delle sue azioni.
Infatti nel 1508, saputo che il curato di Bonarsili ha diffuso voci circa la sua relazione con il diplomatico catalano Berengario Bertran, lo condanna all’impiccagione. Il povero corpo del sacerdote rimarrà per due settimane a penzoloni al di fuori della torre del castello di San Michele come monito per il popolo. Questo gesto attirerà ovviamente su di sé l’avversione sia del popolo, che del clero.
Come risultato, Violante verrà scomunicata e posta agli arresti domiciliari nella sua residenza di Cagliari. Circa la sua morte, presumibilmente avvenuta nel 1511, le informazioni sono discordanti. Il corpo di Violante la sanguinaria sarebbe stato tumulato nella Chiesa di San Francesco di Stampace.
Secondo alcuni, invece, la donna si sarebbe suicidata gettandosi dalla rupe del Castello di Quirra, altri ancora raccontano che si sarebbe gettata da una finestra della torre del Castello di Cagliari. Una delle ipotesi che pare più probabile è che Violante abbia finito i suoi giorni nel 1511 tra le mure del convento di S. Francesco di Stampace, espiando i suoi peccati.
Il fantasma di Violante
Dopo la morte, l’anima di Violante la sanguinaria non ha trovato pace e che chi assicura di aver intravisto il fantasma. Lo spettro sarebbe apparso nei pressi del parco del Castello di S. Michele. Qualcuno, invece, sostiene di aver visto il fantasma di Violante tra i ruderi del Castello di Quirra.
Altre indiscrezioni arrivano anche dalla cella del convento dove Violante ha trascorso la sua espiazione. Secondo un racconto, qualcuno sarebbe scappato impaurito dopo aver sentito un fascio di aria gelida. Lo spettro avrebbe l’abitudine di far frantumare i bicchieri.