Siamo al Castello di Saint-Marcel per visitare un altro tra i luoghi più infestati della Val d’Aosta. Il paese offre degli scenari spettacolari, dalle miniere alle belle cascate e torrenti, fino ad arrivare all’omonimo Castello, che si dice infestato da strane presenze.
Nonostante siano in disuso da tempo, sono molti i turisti ancora oggi attirati dalle miniere di ferro, rame e manganese nei pressi di Saint-Marcel. Ad attrarre è forse il mistero che si cela dietro a questi luoghi abbandonati, ma sono molti anche i cercatori di fossili e minerali. Dopo essere arrivati in auto fino a Druges, alle miniere si arriva percorrendo un sentiero di circa un chilometro a piedi nel bosco.
Lungo il tragitto si incontrano le miniere di Servette e Praborna, con le testimonianze delle attività estrattive dei secoli passati. C’è un antico forno, che veniva usato per smaltire le scorie e qualche casa dei minatori, ormai ridotta a rudere. Sebbene alcuni ingressi alle miniere sia aperto, desistete dal desiderio di entrare, perché è molto pericoloso.
La passeggiata ci porta nel bel mezzo della natura, dove incontriamo diversi ruscelli dall’acqua cristallina. Il colore dell’acqua, che va dal verde al turchese, è determinato dalla presenza dei minerali. Ma arriviamo al Castello di Saint-Marcel, meta principale della nostra visita.
Il Castello di Saint-Marcel risale al 1300, costruito dalla famiglia Challant su una struttura già esistente posta su un pianoro, nel corso dei secoli ha subito varie modifiche strutturali fino ad assumere le attuali sembianze. Anche i suoi utilizzi sono cambiati negli anni, da fortificazione agricola a residenza.
Nel XVII secolo, la proprietà del maniero passa prima ai Bianco di San Secondo, poi nel 700 alla società esploratrice delle miniere ed infine nel XX secolo all’amministrazione comunale. Quest’ultima, già da qualche anno, ha attivato un progetto di recupero della struttura, che nel corso del tempo ha subito un lento ma inesorabile crollo, come la perdita completa della copertura.
Nel 2011, prenotando con largo anticipo, è stato possibile assistere agli scavi archeologici, ultima possibilità di visita al castello. Oggi, infatti, lo stesso è chiuso per restauro.
Entriamo nel mistero
Il Castello di Saint-Marcel, sebbene non sia tra i più noti della Valle d’Aosta, riesce a rievocare facilmente atmosfere misteriose. In passato, pare che siano stati molti i visitatori a segnalare la presenza di fenomeni molto strani, come brusii, urla improvvise, pietre che rotolavano da sole e rumori inspiegabili.
Tutto l’occorrente per dar vita ad una leggenda, parliamo della leggenda del fantasma dell’armigero, che si dice si aggiri per le stanze del Castello di Saint-Marcel vestito in abiti seicenteschi e brandendo una spada insanguinata.
Il repertorio di stranezze è così vasto, che anche i più scettici si sono ricreduti sulle strane presenze che si manifestano nel maniero. Alcuni testimoni avrebbero addirittura assistito a luci e candelabri muoversi da soli aleggiando nell’aria.
Gli ultimi visitatori che hanno avuto la fortuna di varcare le soglie del maniero, raccontano dell’incontro con fantasmi molto chiacchieroni, impegnati in lunghe conversazioni. Da lievi sussurri a vere e proprie discussioni. Gli spettri, che si manifesterebbero incappucciati, percorrono sempre lo stesso itinerario: da uno dei corridoi del castello giungono in una grande sala e poi svaniscono nel nulla.
Il racconto circa la presenza di un misterioso cunicolo è stato sfatato dagli scavi stessi. Uno degli archeologi che ha partecipato all’intervento svela, infatti, che non esiste nessun cunicolo e che non si sia manifestato nessun fantasma durante le procedure. Sarà, ma appena potremo addentrarci tra le mura del castello, lo faremo molto volentieri.
Come arrivare
Per raggiungere Saint Marcel in auto, se provenite da Milano percorrete l’Autostrada A4 direzione Torino, proseguite sul raccordo Santhià direzione Aosta e uscite al casello di Nus; Arrivando da Torino, percorrete l’Autostrada A5 per la Valle d’Aosta e uscite a Nus. In entrambi i casi, proseguite sulla S.S. 26 direzione Aosta fino a destinazione.
Per arrivarci in treno, la stazione di riferimento è Nus. Partendo da Torino la linea è Torino-Chivasso-Aosta. Arrivando da Milano bisogna prendere la linea Milano-Torino, scendere a Chivasso e proseguire sulla Chivasso-Aosta.
Una terra di antipasti
La visita al Castello avrà sicuramente solleticato la vostra curiosità e sete di mistero, ma ad una certa ora anche la fame si farà sentire. Ecco perché abbiamo deciso di farvi una bella carrellata degli antipasti che non dovete perdervi se visiterete questo territorio. Date un’occhiata a questo tour gastronomico delle specialità della regione.
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