Siamo al Castello di Tagliolo, nel basso Piemonte, per un tuffo tra storia e tradizione di questo lembo di terra del Monferrato. La sagoma imponente del castello si nota da lontano e si delinea sempre di più man mano che si percorre la tortuosa strada comunale che collega il borgo.
Ha nevicato ormai da qualche giorno, ma qui le campagne e i bordi delle strade sono ancora imbiancati. Una coltre di neve cangiante ricopre le vigne rinomate del Dolcetto d’Ovada. Questa meta, oltre agli appassionati come noi per i castelli, è il luogo ideale per seguire percorsi enogastronomici. Al buon vino, infatti, si associa un prodotto principe della zona: il tartufo.
Ritorniamo al Castello di Tagliolo. Una volta arrivati in cima alla collina, troviamo un ampio parcheggio e lasciamo l’automobile per incamminarci a piedi verso il castello.
Attraverso un’ampia rampa a gradoni saliamo in direzione di quello che sembra l’ingresso. Una volta passati sotto all’arco che vedete nella foto, sullo sfondo ci troviamo di fronte l’antica Parrocchia di San Nicolò, mentre sulla nostra destra il maestoso portone di accesso al Castello.
Il Castello di Tagliolo, dopo il restauro avvenuto alla fine dell’Ottocento per mano dell’architetto D’Andrate, si presenta in ottimo stato di conservazione e risulta come uno dei castelli meglio conservati di tutto l’Alto Monferrato. Il borgo di Tagliolo si sviluppa attorno alla fortezza in un rincorrersi di stretti vicoli, archivolti e case in pietra e sembra dominare sull’ampia vallata come testimone delle memorie storiche del medioevo.
Oltrepassato il portone d’ingresso, Il Castello di Tagliolo si presenta con un piano terreno, un piano nobile e un piano superiore. La proprietà è abitata dai Marchesi Pinelli Gentile, i quali gestiscono con passione la produzione vinicola e accolgono gli ospiti nella visita delle cantine del seminterrato.
Sembra che i Marchesi siano molti gentili e disponibili nell’accompagnare gli ospiti all’interno degli ambienti visitabili del castello, tra cui i saloni impreziositi dagli arredi e le raccolte d’armi. Purtroppo noi non siamo riusciti a vincere la titubanza e suonare quel campanello. Probabilmente ci aspettavamo la classica biglietteria dove acquistare il biglietto d’ingresso. Ad ogni modo, lo spettacolo che si ammira da fuori è una bella ricompensa per essere arrivati fino a qui.
La storia di Tagliolo risale al 976, anno in cui Ottone I concesse il feudo al Marchese Aleramo I. Dopo essere passato di proprietà di molti feudatari, tra cui gli Spinola e i Doria, nel 1498 il borgo di Tagliolo entrò nei possedimenti della famiglia Gentile, la quale ricevette il titolo di Conti di Tagliolo.
Con il matrimonio di Teresa Gentile con Costantino Pinelli, avvenuto nel 1750, il feudo passò alla famiglia Pinelli Gentile con il titolo di Marchesi di Tagliolo.
Durante il Seicento il Castello di Tagliolo, da fortezza militare fu trasformato in residenza signorile e a testimoniare la sua antica funzione difensiva oggi restano solo le caditoie del ponte levatoio e la torre quadrata. Proprio la base della torre è la parte più antica del castello e risale a prima dell’anno mille.
Il resto della struttura della torre, che raggiunge i 38 metri di altezza, è stata costruita tra il Quattrocento e il Cinquecento. Le restanti parti del castello risalgono al XVI-XVIII secolo.
Il Castello di Tagliolo oggi
Il Marchese Oberto Pinelli Gentile, insieme alla sua famiglia, porta avanti una lunga tradizione vinicola in continua cura e miglioramento. Come lui stesso ha commentato: “Il Castello e i vini sono le mie passioni” e “la continua ricerca del miglioramento nella qualità e la trasmissione dell’autenticità dei valori sono i principi ispiratori della nostra attività. È questa filosofia che crea una forte continuità fra passato, presente e futuro, legando in un’armoniosa simbiosi il Castello di Tagliolo con la nostra famiglia“.
Una delle sale più suggestive del castello è La Bigattiera, un ambiente elegante che anticamente ospitava i bachi da seta (bigat). Oggi questa sala, superbamente arredata e in grado di ospitare fino a 150 persone, viene utilizzata per matrimoni, sfilate e cerimonie varie.
Probabilmente ritorneremo a Tagliolo, magari con più coraggio suoneremo quel campanello e visiteremo le cantine, molto probabilmente sceglieremo il mese di ottobre, quando a Tagliolo Monferrato si svolge la fiera locale del tartufo.
Proseguiamo il nostro giro di oggi alla volta del castello di Trisobbio.
Dove:
Via Castello 1 – 15070 Tagliolo Monferrato (AL) Piemonte – Uscita autostradale Ovada