La nostra prima tappa alla scoperta dei luoghi più infestati del Friuli parte dal Castello di Villalta, una delle perle di questa regione, vuoi per la sua bellezza, vuoi per la storia dello spettro della bellissima Ginevra.
Ci troviamo a Fagagna, in provincia di Udine, nella frazione di Villalta, dove sorge il maniero che ha legato la sua storia con la sfortunata Ginevra di Strassoldo, che all’interno di queste mura ha vissuto il suo triste dramma d’amore.
Entriamo nel mistero
La leggenda racconta della presenza di un fantasma che, nelle notti di plenilunio, si aggirerebbe sugli spalti del castello. Si tratterebbe del fantasma della bellissima Ginevra e dell’amore infelice con il conte Odorico di Villalta.
Ginevra era stata promessa sposa fin da bambina al nobile Federico di Cuccagna, ma il suo cuore batteva per Odorico di Villalta. Poco prima di convolare a nozze con quest’ultimo, la giovane venne rapita da Federico e il suo amato scacciato dal castello.
Ginevra, per evitare di sottostare ai voleri di Federico, si trasformò in una statua di marmo e riprese vita solo quando Odorico, riconquistato il suo castello, abbracciò la statua.La felicità dei due giovani, però, durò poco. Odorico, infatti, partito per la guerra non fece mai ritorno.
Da allora, il fantasma di Ginevra vaga nel castello e c’è chi ancora oggi giura di aver sentito il suo lamento di dolore per la perdita del grande amore.
La storia del castello
Il primo cenno storico dell’esistenza del Castello di Villata risale al 1158, anche se l’aspetto attuale della struttura, dopo le numerose distruzioni, è dovuta alle ricostruzioni avvenute a partire dal 1200.
Inizialmente la proprietà del maniero era dei Signori di Villalta-Caporiacco, poi passò nelle mani dei Conti della Torre ed infine andò incontro ad una serie di occupazioni, tra cui quella delle truppe napoleoniche e austro-ungariche.
La visita al castello
Durante la visita, al piano terra si può ammirare la cucina, mentre al piano superiore troviamo il Salone dei Patriarchi e le Sale Imperiali con splendidi affreschi del ‘600.
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