Chi è l’artefice dei famosi cerchi nella sabbia? Si tratta della mano umana o quale altra spiegazione si cela dietro a queste opere d’arte così spettacolari?

Dopo lo stupore per i cerchi nel grano, sorge un altro interrogativo: qual è la natura dei cerchi nella sabbia ritrovati in Sardegna? Si tratta di formazioni concentriche ritrovate dalla popolazione locale su alcune spiagge sarde. Ignoto per il momento l’autore, o gli autori, di simili capolavori artistici.

Le spiagge

Volete sapere dove sono stati ritrovati i famosi cerchi nella sabbia? Si tratta di alcune tra le più belle spiagge della Sardegna. Una tra queste è la spiaggia di Golfo Aranci e quella di Sa Curcurica (Orosei). I cerchi concentrici sono apparsi misteriosamente ad ottobre e a settembre 2011. Qualcuno avrebbe anche notato, degli strani bagliori nel cielo poco prima del ritrovamento.

Sulla spiaggia di Sa Curcurica, in particolare, i cerchi concentrici sarebbero stati addirittura 21 e avevano un diametro di 15 metri. Un vero e proprio capolavoro, ma realizzato da chi? Non è dato saperlo, qualcuno parla di uno scherzo mentre altri si spingono in spiegazioni più scientifiche che vanno dal magnetismo terrestre all’origine extraterrestre.

Sicuramente molte parole e rotocalchi piene di pagine dedicate, ma ad oggi non c’è nessuna certezza di quale sia l’origine di questi misteriosi cerchi nella sabbia, ne tantomeno la tecnica utilizzata per realizzarli. Tante sono le ipotesi, così come i dubbi. Il fenomeno dei cerchi, infatti, da anni appassiona e incuriosisce gli appassionati, a partire dai primi cerchi comparsi nelle campagne inglesi.

L’unica certezza che abbiamo, e che riguarda anche i cerchi nel grano, è che le linee tracciate sulla finissima e impalpabile sabbia sarda siano perfettamente identici ed equidistanti gli uni dagli altri. La perfetta forma dei cerchi suggerisce che le linee siano state disegnate dall’alto senza nessun contatto con la sabbia.

Ad avvalorare questa ipotesi, ci sono le testimonianze di alcuni testimoni che assicurano che non vi fossero orme o nessun altro segno sulla superficie della sabbia. Sebbene gli studi condotti fino ad oggi sui famosi crop circles abbiano escluso altre origini se non quella “umana”, al momento il fenomeno dei cerchi nella sabbia resta un mistero irrisolto.

Anche la spiaggia di Golfo Aranci ha avuto la sua bella sorpresa, quando la cittadinanza al risveglio ha trovato sulla spiaggia ben 20 cerchi concentrici e perfetti. Qualcuno afferma di aver visto uno strano bagliore nel cielo verso le 7 del mattino. Il fatto che la spiaggia in questione si trovi a soli 200 metri dal Municipio rende quasi impossibile pensare che l’opera sia frutto di qualche burlone. Come avrebbe potuto portare a termine il suo lavoro di precisione passando completamente inosservato?

Mentre attendiamo di saperne di più sull’origine dei cerchi nella sabbia, potrebbe essere interessante sapere invece cosa sta accadendo sul fondo del mare. In un’isola semi tropicale del Giappone, Amami Oshima, durante un’immersione Yoji Ookata ha avuto la fortuna di individuare e fotografare delle formazioni di sabbia molto simili ai cerchi nella sabbia.

Anche in questo caso si tratta di disegni perfettamente allineati che vanno dai circa 60 cm a poco più di un metro di diametro. Anche in questo caso l’autore dei cerchi resta assolutamente sconosciuto, anche se la figura del disegnatore di sabbia esiste eccome!

È il caso di Andres Amador, un uomo originario di San Francisco che ammette di aver utilizzato, qualche volta, la spiaggia come “tela” per i suoi disegni artistici: “Ogni tanto qualcuno ci casca e pensa che i miei disegni siano opera di fantomatici alieni: sono stupido da quanto la gente possa essere sciocca, ma la cosa mi diverte sempre molto“.

Difficile pensare che l’assoluta precisione delle linee e la loro estensione possa essere frutto di una mano umana, per quanto competente e capace, voi che ne dite?