Entrando al Cimitero della Recoleta ci si trova immersi in un complesso di vialetti e stradine dove si susseguono cripte monumentali, statue in marmo, vere sculture poste a testimonianza eterna del ricordo di persone comuni ma non solo. Sì perché in questo cimitero sono presenti molte tombe di personaggi famosi, tra attori, presidenti e imprenditori influenti. Tra tutte, la tomba più visitata è quella di Evita.
Molte storie, molte vite che dal 1822 hanno lasciato il segno del loro passaggio. Molte di queste storie sono sopravvissute però alla morte e fanno ancora parlare di sé. Il Cimitero della Recoleta, infatti, è considerato come uno tra i più infestati cimiteri del mondo.
Buenos Aires è una città di oltre 3 milioni di abitanti, un’area metropolitana variopinta e multiculturale piena di località molto interessanti da visitare e una serie di attrazioni, per cui avrete necessità di prenotare per un soggiorno di qualche giorno.
Le storie più curiose al Cimitero della Recoleta
Il Cimitero della Recoleta racchiude, come detto, molte storie curiose. Tra queste, quella di Liliana Crociati, una giovane che perse la vita durante il viaggio di nozze e i genitori vollero seppellire qui. All’interno della sua cripta è stata ricostruita la sua camera da letto e all’ingresso è stata posta la sua statua vestita da sposa insieme al suo amato cane Sabù.
Un’altra storia drammatica riferita al Cimitero della Recoleta è quella di Lux Maria, che morì di leucemia a soli 15 anni e fu sepolta nel cimitero cittadino di Buenos Aires. Una sera, un giovane intravide una ragazza completamente vestita di bianco che piangeva in uno dei viali del cimitero e la invitò a prendere un caffè. I due si recarono in un bar dei dintorni e probabilmente furono affascinati l’un l’altro, tanto che scattò un bacio. All’improvviso, però, la giovane si alzò e fuggì gridando e rovesciando il caffè.
Il giovane la inseguì fino all’ingresso del Cimitero della Recoleta e si fermò dietro al cancello chiuso. Chiamò il custode e riuscì a farsi aprire nonostante l’ora tarda. Camminò tra i vialetti del camposanto finché si trovò di fronte ad una statua di marmo sdraiata, sulla quale era appesa la sua giacca macchiata di caffè. Si avvicinò e riconobbe il volto della ragazza nella fotografia con la giovane che aveva appena rincorso e baciato.
Infine, come non ricordare la drammatica morte di Rufina Cambacérès, figlia di una famiglia benestante che nel 1902 fu colta da un attacco epilettico e ritenuta morta. Dopo qualche giorno dalla sepoltura, il guardiano trovò il coperchio della sua bara spostato e al suo interno il corpo privo di vita della giovane. Risvegliatasi nella bara chiusa e buia, prima di morire la poveretta aveva cercato in tutti i modi di uscire fino allo stremo delle forze e ad un attacco di cuore che fu in definitiva la causa della morte.
Il cimitero è in grado di risvegliare un fascino abbastanza inquietante, di fronte alle tombe frantumate, e tombe scoperchiate e lasciate al totale abbandono. Ragnatele, vasi rotti e polvere ricoprono ciò che un tempo fu un’opera d’arte di maestosità e lusso.
Organizzare la visita
Il cimitero della Recoleta è aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 18.00. L’ingresso è gratuito, ci sono poi dei tour guidati e mappe per il percorso di visita. Durante i tour vengono raccontate le storie più inquietanti del campo santo e dei loro occupanti. Tra questi, se non avrete la fortuna di vedere un fantasma, sicuramente vedrete i molti gatti che girano indisturbati.