In Irlanda del nord, precisamente a Belfast, c’è un’ex prigione chiamata Crumlin Road Gaol. È situata sull’omonima strada, all’estremità nord della città e rappresenta l’unica prigione di epoca vittoriana che dal 1996 è rimasta in Irlanda del nord.
Crum, così come viene famigliarmente chiamato l’edificio, riconosciuto per la sua importanza storica e architettonica, dal giorno della chiusura è rimasto in stato di abbandono per diversi anni. Di fronte ad esso sorge il Tribunale di Crumlin Road, tutt’oggi abbandonato e collegato al carcere attraverso un tunnel sotterraneo che attraversa la strada principale e che in passato veniva utilizzato per trasportare i prigionieri tra i due edifici.
Al tempo della sua costruzione (1843-1845) il progetto di Sir Charles Lanyon faceva della prigione una delle più avanzate del suo tempo. La sua forma, concepita con un muro con cinque lati intorno ad un nucleo centrale chiamato the Circle, ricorda la forma di una stella. L’ex prigione in origine era studiata per ospitare oltre 500 carcerati, separati gli uni dagli altri in modo che non potessero avere nessun contatto tra di loro.
Nel 1846, anno in cui i primi prigionieri varcarono in catene i cancelli di Crumlin Road Gaol, i detenuti vennero utilizzati per completare la costruzione del tunnel sotterraneo. In seguito, il carcere ospitò, oltre agli uomini, anche donne e bambini. Tra questi ultimi, ci fu Patrick Magee, un tredicenne con una condanna a tre mesi che nel 1858 si impiccò nella sua cella.
Le esecuzioni furono eseguite in pubblico fino al 1901, quando fu costruito all’interno del carcere un luogo dedicato alle impiccagioni. Nel 1961 venne impiccato l’ultimo dei diciassette prigionieri giustiziati a Crumling Road Gaol. Si chiamava Robert McGladdery ed era colpevole di omicidio.
Dopo aver chiuso definitivamente nel 1996, Crumlin Road Gaol è stato abbandonato e solo nel 2010 si iniziò a parlare di un progetto di restauro. Nel 2012 il sito è stato finalmente riaperto come centro congressi e spazio per concerti. Oggi l’ex prigione, famosa per le sue esecuzioni e leggende sui fantasmi, è diventata un’attrazione imperdibile quando si arriva a Belfast.
Visitare Crumlin Road Gaol può comportare un coinvolgimento emotivo molto intenso. L’edificio, in stile vittoriano e la Courthouse riescono ancora oggi ad evocare forti brividi. La Courthouse, in particolare, è il primo edificio che spicca in Crumlin Road. Osservando la struttura si riesce a percepire la suggestione trasmessa dall’abbandono, il tetto crollato e le finestre murate. Sull’altro lato della strada, giace invece la struttura ristrutturata dell’ex prigione.
All’interno gli spazi sono così vasti, quasi labirintici, che si rischia di smarrirsi. I carcerati, dopo essere passati per la reception, dove gli veniva assegnato un numero identificativo, venivano indirizzati alle docce ed infine gli veniva fornita l’uniforme. Spostandosi da un ambiente all’altro, si cammina sui pavimenti originali dell’ex prigione, così come sono originali molti degli elementi che in 150 anni di storia sono rimasti immutati.
Al di sotto dell’ex prigione ci si può inoltrare nel sotterraneo, il percorso originario di 84 metri che collegava la Crumlin Gaol alla Courthouse e che veniva percorso dai prigionieri per essere processati. È proprio qui, nel tunnel, che convergono maggiormente le storie di fantasmi, forse per via dei suoi lunghi anni di condanne a morte. Tornati in superficie, ci aspettano le holding cells, ovvero le celle dove i prigionieri aspettavano il proprio turno per essere processati.
Proseguendo si arriva all’ufficio del Governatore, dove si concentrava la vita amministrativa della prigione e dove si può ammirare la moquette originale del tempo. La visita prosegue nell’ala C ed infine si arriva all’area destinata ai condannati a morte. Fa impressione pensare che quel letto, la croce di legno e una scrivania fossero gli ultimi oggetti a disposizione dei condannati a morte, che trascorrevano in questi spazi angusti anche diverse settimane prima di essere giustiziati.
Fa un certo effetto pensare che lì a pochi passi, nascosta dietro una finta libreria che nascondeva una porta, ad attendere il condannato c’era la stanza del patibolo. Il condannato aveva giusto il tempo di vedere il cappio, prima che le due guardie incaricate lo scortassero e lo mettessero in posizione in attesa del boia.
Una volta che l’esecuzione era terminata, il corpo veniva fatto scendere al piano inferiore dove lo attendeva la bara. I corpi dei 17 giustiziati di Crumlin Gaol sono stati seppelliti nel cimitero della prigione, senza una lapide cosicché, stando alla credenza, l’anima del defunto non potesse trovare pace e vagasse senza tempo tra le mura della prigione.