Il fenomeno del déjà vu è abbastanza comune, spesso genera inquietudine. C'è chi lo interpreta come un errore della memoria

Déjà vu: errori del cervello o memoria dell’anima?

Un momento che ti sembra di aver già vissuto, un’immagine o un profumo che ti riportano a un evento conosciuto: il fenomeno del déjà vu è abbastanza comune e spesso porta incredulità e inquietudine. C’è chi lo interpreta come un errore della memoria… E chi invece lo vede come un messaggio dell’anima. Ma dove finisce la scienza e dove inizia il mistero?

Déjà vu secondo la psicologia

Cos’e il déjà vu? Il termine “déjà vu” (dal francese, “già visto”) indica la percezione illusoria di aver già vissuto un’esperienza che in realtà è nuova. Secondo la spiegazione psicologica il fenomeno potrebbe essere spiegato così:

  • Incongruenza tra memoria a breve e lungo termine: il cervello elabora l’informazione due volte, creando la sensazione di familiarità.
  • Piccoli “glitch” neurologici: una scarica elettrica momentanea nel lobo temporale può creare la sensazione di “conoscere” qualcosa che si sta vedendo per la prima volta.
  • Processi di riconoscimento imperfetti: un luogo, una scena o un suono somigliano vagamente a qualcos’altro, generando un’associazione automatica.
  • Micro-sequenze oniriche dimenticate: si sogna qualcosa, lo si dimentica… E poi si “rivive”.

Il déjà vu sarebbe così un corto circuito mentale. Ma… Davvero basta questo a spiegare tutto? Cosa dice la teoria spirituale?

Neuroscienze Vs spiritualità

Cosa dice la scienza sul déjà vu e sulle sensazioni di aver già vissuto certi luoghi? Secondo molte tradizioni spirituali (Induismo, Buddhismo, esoterismo occidentale), il déjà vu è il ricordo fugace di una vita passata. La prima teoria che viene presa in considerazione è quella della reincarnazione: l’anima ritorna, imparando nuove lezioni. Vi è poi un legame che riguarda i luoghi: alcuni luoghi o volti ci sembrano familiari perché già vissuti in un’altra incarnazione. Qualcuno punta invece su riconoscimenti karmici, incontri tra anime note, destinate a rincontrarsi vita dopo vita. Infine, la teoria spirituale punta il dito su errori nel velo dell’oblio: l’anima, incarnata dimentica… Ma a volte si apre una breccia nella memoria.

Déjà vu legati a luoghi misteriosi

Ti è mai capitato di vivere un déjà vu? Molti sostengono che luoghi particolari abbiano più influenza nel provocare il fenomeno. Quali sono i siti che maggiormente stimolano questa manifestazione? Ci sono ovviamente i luoghi sacri o antichi: templi, monasteri, rovine. Una sensazione di già noto lo trasmettono anche le case abbandonate o ruderi, ma anche i paesaggi naturali e le città d’arte, mai viste prima, ma sentite come familiari. In generale, chi sostiene la spiegazione spirituale parla di vibrazioni del luogo che attivano memorie sopite nel subconscio… O nell’anima.

Alcune testimonianze di déja vu

  • Appena entrato in una cappella medievale in Umbria, ho sentito una commozione inspiegabile. Ho visto una scena nella mia mente: io ero lì, ma nel 1200.”
  • “Camminavo per le vie di un paesino della Bretagna. Non c’ero mai stato, eppure sapevo esattamente dove girare prima di ogni angolo.”
  • “Ogni volta che sento l’odore dell’incenso in certi luoghi antichi, provo una nostalgia che non riesco a spiegare.”

Teoria della reincarnazione

Secondo alcuni ricercatori, come lo psichiatra Ian Stevenson, ci sarebbero bambini che sembrano ricordare vite precedenti, spesso con dettagli verificabili (nomi, luoghi, cause di morte). Anche se non accettata dalla scienza ufficiale, la possibilità che esista una memoria trans personale continua a stimolare studi e ipotesi:

  • Mente non locale? (teorie quantistiche della coscienza)
  • Sincronicità junghiana?
  • Criptomnesia? (ricordi inconsci)
  • Campi morfici? (Sheldrake)

Come distinguere il déjà vu “mentale” da quello “spirituale”

Per poter fare una distinzione e classificare il fenomeno mentale e quello spirituale, dobbiamo concentrarci sulle caratteristiche del fenomeno:

  • Déjà vu “psicologico”: si caratterizza da un evento rapido e confuso, che non lascia effetti profondi e tende a verificarsi in momenti casuali.
  • Déjà vu “spirituale” o karmico: è accompagnato da un’emozione intensa e un senso di riconoscimento profondo (luogo, persona, momento), che Stimola riflessioni interiori, sogni vividi o cambiamenti duraturi.

Hai mai vissuto un déja vu?

C’è chi ha avuto decine di esperienze con questo fenomeno, che spesso si verifica con maggior intensità nella fanciullezza e in gioventù. Che si tratti di un errore del nostro cervello o una piccola dissonanza mentale, come la traccia lasciata da noi stessi in un’altra vita o una memoria dell’anima che riaffiora per un attimo, ogni volta questo evento ci ricorda che la mente ha confini ancora misteriosi.