Estasi o follia? La linea sottile tra fede e psichiatria
Nel corso della storia, figure mistiche di ogni epoca hanno descritto esperienze straordinarie: visioni celesti, dialoghi con entità divine e stati d’estasi prolungata. Ricordiamo una figura conosciuta come San Francesco, ma anche sciamani, visionari e profeti di culture lontane. Essi hanno vissuto stati alterati di coscienza che hanno le caratteristiche dell’estasi.
Il fenomeno della mistica: estasi e unione con divino
Molti mistici riferiscono un legame molto profondo di unione col divino, la Luce e l’Universo. Questi stati mentali di estasi vengono considerati reali come la realtà quotidiana, ma molto più intensi e, spesso, lasciano trasformazioni interiori profonde. Se le religioni considerano questi momenti come rivelazioni, dal punto di vista della scienza, questi eventi potrebbero invece avere a che fare con sintomi dissociativi, deliri mistici o allucinazioni, presenti in alcune forme di psicosi.
Cosa dice la scienza
Secondo molti studiosi, che hanno provato a distinguere il fenomeno dell’estasi tra esperienze mistiche e psichiche, ci sono alcune caratteristiche e differenze che spiegherebbero tale differenza:
- Durata e controllo: a differenza dei deliri psicotici, che possono essere caotici e invasivi, le estasi mistiche sono spesso brevi e guidate.
- Trasformazione positiva: chi soffre di disturbi psicotici può presentare disfunzioni gravi, mentre i mistici tornano dalle loro esperienze con maggiore serenità e compassione.
- Contesto culturale: in alcune culture, le esperienze trans personali sono incoraggiate e integrate nel tessuto spirituale, mentre in altre considerate patologiche.
Il significato dell’estasi in base all’ambiente
Anche l’ambiente ha la sua importanza per determinare la differenza tra estasi mistica e disturbo psichiatrico, in base al significato attribuito all’esperienza: una visione angelica può essere vista come un miracolo in un convento medievale, ma lo stesso evento, oggi, rischia di essere interpretato come un sintomo psichiatrico.
Conclusione
Esiste un confine sottile tra estasi e follia. La mente umana è in grado di produrre stati profondi e talvolta coinvolgenti che possono essere vissuti come doni spirituali o come disturbi. Inoltre, come sempre, non vi è un’unica risposta e la chiave è proprio questa: riuscire a mantenere su una linea parallela mistero e scienza, senza ridurre il comportamento umano a una mera spiegazione.