I fantasmi sono realtà o sono il frutto della nostra mente? Si tratta di un quesito senza tempo, potremmo dire un vero dilemma, che però fa la differenza tra avere o meno un contatto con la vita dopo la morte.
I fenomeni riferiti alla presenza di fantasmi non hanno nessun limite, né geografico né temporale. In tutte le epoche, la memoria popolare conserva storie di infestazioni, apparizioni che si auto alimentano di generazione in generazione.
Spesso, ma non sempre, al racconto corrisponde una verità storica riscontrabile negli antichi documenti, ed ecco che allora la leggenda acquista autorevolezza e diventa credibile.
Laddove manca il riferimento storico, la fantasia popolare è in grado di vestire la leggenda di fervida immaginazione e ricamare intorno a personaggi realmente esistiti una sorta di realtà scabrosa e oscura da sembrare reale.
Se i fantasmi esistono, dove li possiamo trovare? È risaputo che qualsiasi luogo, abbandonato, antico o diroccato che sia, abbia alle spalle un passato da raccontare.
Le persone che ci hanno vissuto hanno gioito, pianto, hanno subito soprusi e sono stati uccisi. In alcuni di questi luoghi si sono verificate morti atroci, misteriose, inspiegabili, vendette crudeli, tradimenti e gelosie.
Di conseguenza, quali sono gli stati d’animo degli spettri che infestano le dimore storiche, i luoghi abbandonati e gli antichi castelli?
Se questi spiriti non hanno lasciato la loro antica dimora e i propri effetti personali, hanno la possibilità di farsi vedere dagli umani? Oppure siamo noi che riusciamo a vederli grazie alla fantasia?
Sappiamo che solitamente le manifestazioni dei fantasmi in genere si presentano con rumori inconsueti, colpi, sussurri, fruscii, canti o lamenti. Ma non finisce qui, alcuni testimoni hanno riferito anche di odori particolari, singhiozzi, risate, rumori di catene, di passi.
Invece, per quanto riguarda le cose, si assiste all’improvviso spostamento di oggetti, apertura e chiusura di porte e rubinetti, accensioni e spegnimenti di luci e chi più ne ha più ne metta.
Ma qualcuno ha mai davvero visto un fantasma? Il web è pieno di foto, più o meno autentiche e più o meno ritoccate, nelle quali sarebbero stati immortalati presunti fantasmi.
Si tratta di corpi, visi, che con l’aiuto dell’immaginazione assumono un aspetto umano. A volte, invece, si tratta di semplici nubi luminescenti, nebbiose sagome informi che sembrano attraversare muri.
Nei racconti più precisi, gli spettri sono vestiti e, quasi sempre, si tratta dei costumi dell’epoca in cui quelle persone sono vissute. Anche i movimenti riferiti spaziano da un semplice fluttuare sospesi nell’aria fino a lasciare l’impronta del passaggio sul pavimento bagnato.
Cosa dire per concludere? Secondo voi i fantasmi sono realtà o sono il frutto della nostra mente? Può trattarsi di un abbagliamento della nostra immaginazione? Ci sono gli scettici, lo sappiamo, ma c’è anche chi ha avuto una testimonianza e quindi crede che i fantasmi esistano e possano manifestarsi a noi.
Per concludere, per quanto tempo queste anime inquiete possono trattenersi nei luoghi che hanno abitato? Anche qui non sembra esserci nessuna regola in merito.
Si va, infatti, da una singola apparizione a casi in cui le manifestazioni durano mesi e anni, a volte secoli.
La nostra esperienza personale ci porta a credere all’esigenza dei fantasmi e alla possibilità che queste entità, forse energie residue, possano manifestarsi con spostamenti, rumori, correnti e malfunzionamenti degli apparecchi elettrici.
In alcune occasioni, abbiamo avuto l’impressione che alcune cose successe fossero delle prove abbastanza concrete, dei segnali, ma comunque frutto della mente e della nostra interpretazione.