Dock Street TheatreDock Street Theatre

Il Dock Street Theatre è ritenuto uno dei luoghi più infestati della Carolina del Sud. Si trova nel quartiere francese di Charleston e ha alle spalle molti fatti inquietanti. Incendi, terremoti e tragedie che hanno fatto nascere il sospetto che sull’edificio regni la malasorte. Pronti a partire per un tour dei fantasmi di Charleston?

Le tragedie del Dock Street Theatre

La prima costruzione del Dock Street Theatre risale a circa il 1735, ma già nel 1740 la sorte si rivelò avversa per la struttura. La stessa, infatti, fu distrutta dal Grande Incendio che devastò molti edifici del quartiere.

Ritornato a nuova vita nel 1809 con il nome di Planter’s Hotel, a metà del 1800 l’edificio fu interessato da un’altra tragedia: una donna di nome Nettie Dickerson fu colpita da un fulmine mentre era su uno dei balconi.

Nel 1886 la struttura subì molti danni a causa di un drammatico terremoto e, successivamente, rimase in stato di abbandono per un lungo tempo, prima che fosse ristrutturata.

I fantasmi del Dock Street Theatre

Dopo la ristrutturazione del 2010, il teatro di Charleston è ritornato ai fasti di un tempo e ospita concerti e spettacoli durante tutto l’anno. Ma, com’è facile immaginare, oltre tre secoli di storia hanno lasciato un segno. Sono infatti molti gli ospiti che affermano di aver visto dei fantasmi vagare sia sul palco, che tra i posti a sedere.

Chi sono i fantasmi del teatro? Uno sicuramente appartiene a Nettie, uno spettro visto più volte in ogni angolo del Dock Street Theatre con un vestito rosso lacero, ma conosciamola meglio.

Il fantasma di Nettie

Nettie visse a Charleston durante il 1800. Prima di fare la prostituta, la ragazza era stata impiegata presso la chiesa di St. Phillip ma non si sentiva accettata e voleva farsi strada nell’alta società di Charleston.

Fu così che spese tutti i suoi risparmi per acquistare uno stupendo abito rosso, che avrebbe catturato l’attenzione di qualsiasi uomo una volta entrata al Planter’s Hotel. Ma il suo temperamento troppo audace nel difendere le sue ragioni le fece perdere anche quel poco denaro che guadagnava.

Un giorno, in preda allo sconforto, Nettie uscì da uno dei balconi del secondo piano del Planter’s incurante del cielo scurissimo, prossimo ad un violento temporale. Nonostante il tempo peggiorasse a vista d’occhio, la ragazza rimase immobile gridando verso la strada le sue lamentele contro l’alta società di Charleston, colpevole secondo lei di non averla accettata.

In suo soccorso arrivò il prete della parrocchia dove Nettie aveva lavorato, era un brav’uomo e si era affezionato alla ragazza. Ma a nulla servì il suo intervento, Nettie rimase lì, gridando “Non puoi salvarmi!”, poco prima di essere colpita da un fulmine che la uccise sul colpo.

Da quel giorno, lo spirito di Nettie continua a vagare per l’edificio, anche ora che non è più il Planter’s. Continua anche a indossare il suo bel vestito rosso, ormai lacero e consunto.

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