Proseguiamo la nostra camminata per il centro storico di Napoli e ci imbattiamo nel fantasma di Bianca a Palazzo Spinelli. Lo storico edificio porta con sé una leggenda, a metà strada tra realtà e leggenda, che appassiona il popolo campano.
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Chi era Bianca? Una giovane serva, al servizio della marchesa Lorenza Spinelli, la quale fece murare viva la giovane per aver gelosia nei confronti del marito. Lo storico edificio, costruito nel XV secolo, porta con sé un’affascinane storia che si intreccia tra realtà e leggenda.
Palazzo Spinelli
Il Palazzo Spinelli di Laurino nasce dall’unione di due edifici preesistenti. Allo stato attuale, nonostante la magnificienza degli interni, la facciata del palazzo versa in uno stato di apparente fatiscenza.
In più punti, infatti, il distacco degli stucchi mette in mostra il corpo della struttura realizzata in tufo. Al suo interno, invece, è presente un cortile circolare, unico nel suo genere a Napoli.
Il cortile, che rappresentava una perla dell’architettura dell’epoca, è adornato con stucchi e terracotte, statue allegoriche e due busti romani, posti a vegliare sul palazzo come sentinelle.
Per gli amanti del mistero, il punto più interessante di Palazzo Spinelli è forse l’imponente scalinata interna a doppia rampa, scenario di un fatto alquanto suggestivo.
Entriamo nel mistero
Arriviamo, quindi, alla storia della povera Bianca, una bambina che, rimasta orfana, venne adottata dal Duca di Laurino. Si trattava di una bimba bellissima che riuscì a conquistare il cuore del Duca, meno quello della moglie.
La marchesa Lorenza, infatti, era molto gelosa e la infastidivano le attenzione che il consorte dedicava alla piccola. La nobildonna era anche cinica e crudele, ma accettò di prendere l’orfanella a suo servizio come damigella.
Un giorno, mentre Bianca era nella camera della marchesa per pettinarla, entrò il Duca Spinelli per salutare la moglie prima di partire per la guerra. La marchesa non lo degnò di uno sguardo e, nell’uscire furibondo dalla stanza, l’uomo incrociò lo sguardo compassionevole e dolce di Bianca.
Questo fece infuriare la nobildonna, che decise di punire la piccola Bianca facendola murare viva all’interno del palazzo. Sembra che le ultime parole pronunciate da Bianca siano state queste:
Famme pure murà viva, ma in allegrezza o in grannezza tu me vidarraje
La leggenda racconta che da quel giorno il fantasma di Bianca sia apparso spesso all’interno di Palazzo Spinelli. Le apparizioni avrebbero portato il presagio di gioie e disgrazie.
La maledizione del fantasma di Bianca
L’innocente Bianca con le sue ultime parole ha di fatto lanciato una maledizione: avverte che prima o poi tornerà, sia nella buona che nella cattiva sorte.
Infatti, Il fantasma di Bianca da quel giorno sarebbe apparso ai discendenti della famiglia Spinelli tre giorni prima che si compisse un lieto evento o una disgrazia.
Lo spettro, apparso anche sulla scalinata, sarebbe vestito con una veste bianca o, in caso di disgrazia, con un velo nero che le copre il volto. La maledizione non si sarebbe ancora fermata e la sventurata damigella non avrebbe mai abbandonato il palazzo.