Dagli anni settanta, il mistero del brusio di Taos appassiona scienziati e curiosi. Il fenomeno, conosciuto anche come Taos Hum, è stato rilevato a Taos, città del Nuovo Messico. Il suono viene descritto come il rumore prodotto da un’auto diesel: basso ma persistente. Le origini non sono ancora note con certezza.
Il brusio di Taos si può udire dall’orecchio umano ma, nonostante i numerosi tentativi, non sarebbe in nessun modo registrabile.
La scoperta del ronzio di Taos
Gli abitanti del villaggio di Taos, ad un certo punto iniziarono a percepire uno strano suono, fastidioso e persistente, che accompagnava le loro giornate. Dopo qualche tempo, visto che il fenomeno non accennava a diminuire, la gente iniziò a lamentarsi e le proteste finirono in piazza.
Fu così che nel 1993 il Congresso americano dovette procedere ad un’ispezione per capire la natura del fenomeno. Vennero incaricati i ricercatori dell’Università del New Mexico, i quali analizzarono il brusio con rilevamenti magnetici, elettromagnetici, acustici e geodinamici, purtroppo senza trovare una causa.
Caratteristiche del brusio di Taos
Dagli studi emerse che solo una parte della popolazione di Taos era in grado di percepire il brusio, ovvero meno di 200 persone sulle circa 8000 totali. Mentre il resto della popolazione non percepiva nulla, quel 2% della popolazione era costantemente infastidito dal brusio di Taos.
A costoro vennero fatti ascoltare dei suoni con diverse frequenze molto basse, nei limiti della percezione umana, per cercare di identificare l’origine del misterioso brusio. Cosa strana, queste persone continuavano a sentire il rumore anche una volta che il macchinario veniva spento.
Il ronzio veniva percepito maggiormente all’interno delle abitazioni, rispetto a fuori casa. Fu per questo che si cercò di giustificare il fenomeno come un disturbo dell’udito.
Brusio di Taos: conseguenze sulla salute
Il fastidio acuto e incessante provocato dal brusio di Taos ha causato il sorgere di una serie di conseguenze negative sulla salute degli abitanti, come irritabilità, insonnia, emicranie e perdita di sonno e concentrazione.
Fenomeni simili al brusio di Taos
La cittadina di Taos non è la sola ad aver sperimentato il fastidioso brusio. Negli anni, infatti, ci sono state altre numerose segnalazioni sul fenomeno. A partire dal 1979, quando un esperienza simile l’avevano già vissuta gli abitanti di Bristol (Inghilterra). Anche in questo caso si trattava di un ronzio a bassa frequenza, divenuto famoso con il nome di Bristol Hum.
Nel caso del Briston Hum, al tempo vennero formulate diverse ipotesi sulla provenienza del brusio, tra le quali il traffico della vicina autostrada o le fabbriche limitrofe, ma non si pervenne a nessuna spiegazione scientifica.
Nel caso di Kokomo (Indiana), invece, dopo che i cittadini avevano lamentato un persistente suono a bassa intensità che causava loro malessere e mal di testa, una commissione di ricercatori fu in grado di individuare l’origine del brusio nelle ventole di raffreddamento di alcune fabbriche locali.
Nel 2013 il fenomeno si è ripresentato anche a Terrace (Canada) e nel 2016 a Windsor (Canada), ad Auckland (Nuova Zelanda) e Bondi (Australia), solo per citarne alcuni. Il fenomeno, ormai divenuto di portata planetaria, ha visto nascere nel 2012 un database, il World Hum Map andDatabase, che contiene tutte le segnalazioni che riguardano il fenomeno.
Ipotesi sull’origine del brusio
Nel caso di Taos, il dito venne puntato sulla base militare chiamata White Sands Missile Range, principale deposito di armi e la Difesa U.S.A., che fu accusata di sperimentare una trasmissione radio per la navigazione dei sottomarini militari, frequenze in grado di percorrere distanze enormi.
L’ipotesi che il brusio di Taos provenisse da queste fonti, però, venne abbandonata rapidamente. Al termine dello studio, si convenne che l’origine del brusio di Taos continuava a rimanere un mistero. Nel 2005, non riuscendo a dare una spiegazione al fenomeno, si è optato per concludere che potrebbe trattarsi di una patologia che interessa il timpano.
Per quanto riguarda il fenomeno in generale, non riuscendo a rintracciare un’origine certa al problema, sono sorte tutta una serie di ipotesi più o meno fantasione. A partire da coloro che vedevano nel misterioso suono la manifestazione di qualche evento paranormale, messaggi maligni o extraterrestri.
Fantasia a parte, l’ipotesi che sembra avvicinarsi di più alla spiegazione del fenomeno sembra essere quella di natura fisiologica, ovvero un disturbo dell’orecchio conosciuto come acufene, che provoca ronzii e fischi.