Palazzo BenincasaPalazzo Benincasa

Palazzo Benincasa è uno dei più belli e importanti palazzi nobiliari della città di Ancona ed è conosciuto agli amanti del brivido per la leggenda del suo pianoforte che si dice posseduto da uno spettro. Tra i tanti fenomeni inquietanti registrati in questo luogo, infatti, quello più misterioso è appunto riferito al suono del pianoforte..

Il Palazzo Benincasa, che si erge nei pressi della Loggia dei Mercanti, fu edificato nel XV secolo per volere di un ricco armatore di Ancona, Dioniso Benincasa, capostipite di una delle più illustri e importanti famiglie di armatori e mercanti anconetani.

La storia

Nel 1866, a seguito della grande crisi finanziaria della Cassa di Risparmio, la famiglia Benincasa fu costretta a vendere la proprietà del Palazzo alla famiglia Giovannelli, i quali nel 1918 lo vendettero al Comune di Ancona.

Anche la pubblica amministrazione, nell’impossibilità di sostenere gli enormi costi di manutenzione, cedette la proprietà di Palazzo Benincasa all’INA, la quale procedette ad un’opera di restauro tra il 1926 e il 1931.

Scampato sia al terremoto del 1930 che ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, Palazzo Benincasa entrò nelle proprietà del gruppo Amatori, che nel 2008 vi insediò la sede dell’omonima Biblioteca privata.

Entriamo nel mistero

Cosa rende così speciale Palazzo Benincasa agli occhi dei visitatori? Oltre naturalmente alla sua pregiata architettura, questo luogo viene visitato dagli amanti del mistero per i racconti che riguardano fatti inspiegabili che avverrebbero al suo interno.

Tra i tanti, ci sono testimonianze che affermano che all’interno di Palazzo Benincasa vivrebbe il fantasma di una donna vissuta qui oltre un secolo fa. Si tratterebbe dello spettro di una giovane donna che amava suonare il pianoforte.

I fenomeni riferiti dal personale della sicurezza avverrebbero solo quando il Palazzo è chiuso alle visite. Nel silenzio più totale, dalle sale dei piani superiori si sentirebbe aleggiare nell’aria la melodia di un pianoforte, accompagnato da inquietanti rumori di passi.

Il fenomeno, attualmente inspiegabile, sarebbe attribuito alla passione per il pianoforte di questa giovane fanciulla amante della musica e vissuta qui oltre 150 anni fa.