La maledizione del Castello di Miramare è, senza dubbio, una delle storie più inquietanti della regione del Friuli. Si tratterebbe di un’infausta sorte che segnerebbe la vita di chi ha soggiornato in questo affascinante castello affacciato sul mare.

Il Castello di Miramare si erge sulla punta del promontorio di Grignano, in posizione panoramica a picco sul mare. L’intero complesso si compone, oltre al maniero, anche di un bellissimo parco che custodisce al suo interno pregiate specie botaniche.

La scenario è impreziosito dall’abbagliante architettura del castello, in perfetta armonia con i colori e i profumi della vegetazione che lo circonda, interrotta qua e la da aiuole colorate, laghetti, fontane e sculture.

Il Castello di Miramare ha molto da raccontare, in particolare di una inquietante maledizione …. ma andiamo con ordine. Il maniero è stato, seppur per breve tempo, la residenza di Massimiliano d’Asburgo e della sua consorte Carlotta.

Il fantasma di Massimiliano

Nel 1863, Massimiliano accetta la corona del Messico e sale al trono come Massimiliano I del Messico. L’anno successivo, insieme alla moglie, Massimiliano raggiunge il Messico e trova un paese sconvolto dalla guerra civile.

Nel 1867, perso l’appoggio delle truppe francesi, Massimiliano viene catturato e fucilato in giovane età. Da quel momento, il suo fantasma si sarebbe manifestato spesso nel parco del castello. Si tratterebbe di uno spettro quieto, così com’era l’uomo in vita, che non avrebbe intenzione di spaventare nessuno.

Le testimonianze di guardiani e coraggiosi visitatori affermano di aver visto lo spirito di Massimiliano aggirarsi, sempre di notte, nel grande parco tra le piante. Questo è forse il motivo per cui i triestini si terrebbero ben lontani dal castello al calar della sera. Ma non solo, perché si parla anche di strani episodi accaduti all’interno delle mura, come luci che si accendono da sole, urla e rumori inspiegabili.

La maledizione di Carlotta

Che ne è stato di Carlotta? Dopo aver perso il suo amato, la donna rientrò a Trieste distrutta dal dolore. Prima di lasciare il maniero, però, Carlotta in preda alla disperazione per il destino crudele riservato a Massimiliano, maledì il castello auspicando a chiunque avesse dimorato a corte, anche per una sola notte, di andare incontro allo stesso destino: morire prematuramente, lontano dai propri affetti, in terra straniera.

Maledizione che qualcuno è pronto a confermare si sia avverata realmente e per lunghissimo tempo. In effetti, sono molti i personaggi illustri, teste coronate e capi militari che, nel corso degli anni, sono andati incontro ad una morte tragica dopo aver passato una notte al castello.

Tra questi, ricordiamo Elisabetta Eugenia Amalia di Wittelsbach, Imperatrice d’Austria e Regina Apostolica d’Ungheria la quale, dopo aver dimorato diverse volte al Castello Miramare, trovò la morte sul lago di Ginevra, assassinata per mano di un anarchico.

Nel 1889 il Principe Rodolfo venne ritrovato cadavere, insieme alla sua amante, Maria Vetsera, nella dimora di caccia di Mayerling. Anche qui si era compiuta la maledizione, lontano dagli affetti e in stato di peccato.

O ancora, come ignorare la malasorte spettata a Giovanni Orth, cugino del Principe Rodolfo, scomparso in mare nel 1890 nei pressi di Capo Horn, insieme alla moglie e a tutto l’equipaggio, durante la navigazione verso il Cile? Semplici coincidenze? L’imbarcazione, così come nessuno dei corpi, venne mai ritrovata.

Infine, al termine della prima guerra mondiale, Amedeo Duca d’Aosta si trasferì a Trieste e dimorò al Castello di Miramare, prima di partire per la guerra d’Africa. Qui, il vicerè d’Italia, dopo essere stato catturato in Etiopia, morì di tubercolosi e malaria, lontano dagli affetti e dalla sua patria.

Per aggiornamenti sull’apertura del castello potete consultare questa pagina.