Tra le maledizioni più famose c’è quella che riguarda la Porsche di James Dean. Si tratta della Porsche 550 Spyder, che raggiungeva i 220 km/h ai tempi in cui le gare automobilistiche erano all’ordine del giorno.

Ad apprezzare molto questo piccolo gioiello automobilistico fu proprio l’attore James Dean, che acquistò uno dei 90 esemplari prodotti dalla Porsche e la ribattezzò Little Bastard (piccola bastarda). E proprio le gare automobilistiche furono il soggetto di un film che avrebbe confermato per sempre il talento di James Dean nell’universo cinematografico.

Era il 1955 quando uscì il film Gioventù bruciata, nel quale Dean impersonava Jim Stark, un adolescente ribelle e irrequieto che si ribella alle regole della famiglia e si lascia coinvolgere in atti estremi e pericolosi. È sempre il 1955 l’anno in cui James Dean perde la vita proprio a bordo della sua auto, da allora ritenuta un’auto maledetta.

In una scena del film, Jim Stark e un rivale si sfidano in una folle corsa nella quale dovranno saltare fuori dall’auto prima che queste finiscano giù dalla scogliera. Nel film, Jim ha la meglio ma la scampata morte del personaggio Jim Stark, purtroppo non si ripete nella vita reale.

(Photo by: Universal History Archive/ Universal Images Group via Getty Images)

Il 30 settembre 1955, infatti, mentre James Dean a bordo della sua Porsche percorreva la Statale 46 in direzione di Salinas (California), ad un certo punto incrociò un 23enne di nome Donald Turnupseed che gli tagliò maldestramente la strada.

Purtroppo Dean perse la vita nell’incidente. Aveva 24 anni e la sua carriera, dopo pellicole fortunate come La valle dell’Eden, Il Gigante e Gioventù bruciata, era al culmine del successo.

Sappiamo che le corse in auto piacevano molto a James Dean, amava la velocità, ma ricordiamo anche un spot televisivo in cui Dean era stato il testimonial sulla guida sicura. “Guidate con calma” diceva “perché la vita che salvereste potrebbe essere la mia“.

Strano il destino di come queste parole non fossero arrivate sicuramente a Turnupseed, che con la sua Ford Berlina causò la morte dell’attore. Quello fu anche il giorno in cui il mito di James Dean entrò nella storia della cinematografia.

E, se le parole dette pochi mesi prima in un’intervista sembrarono un presagio, allora possiamo dire che Dean si era di fatto trasformato in una leggenda vivente: “Se uno riesce a gettare un ponte tra la vita e la morte, se riesce cioè a vivere anche dopo morto, forse allora è stato un grand’uomo“.

Che fine fece la piccola bastarda? La Spyder appartenuta a James Dean si dimostrò davvero portasfortuna, forse addirittura posseduta da una vera malidizione. Almeno, questo è ciò che viene spontaneo pensare se si legge la lunga scia di sangue che l’automobile ha provocato.

Dopo la morte di James Dean, la Porsche fu acquistata da George Barris. Mentre l’auto era caricata sul mezzo che l’avrebbe portata al nuovo proprietario, una cinghia di sicurezza si spezzò e il mezzo finì contro un meccanico che ne uscì con una gamba rotta.

Dopo qualche tempo, la piccola bastarda fu smontata e il motore fu installato sulla macchina da corsa di un medico per una competizione. Malauguratamente, durante la gara un incidente provocò il ferimento dell’uomo e l’uccisione di uno degli addetti al controllo della gara.

Un’altra parte della Porsche maledetta, questa volta un semiasse, fu montato sull’auto da gara di un altro pilota e anche questa volta ci fu un gravissimo incidente. Lo stesso destino attendeva un altro proprietario d’auto, che si era servito dei copertoni della piccola bastarda e che per un soffio non perse la vita in un drammatico incidente.

Più la piccola bastarda veniva smontata e più si allungavano le pagine di cronaca circa gli incidenti che causava. Ad un certo punto, si iniziò a parlare della maledizione, ovvero della maledizione della Porsche di James Dean.

Ai tempi, il corpo principale dell’auto era ancora di proprietà di George Barris. Un ragazzino, forse entusiasmato dalle voci sulla maledizione, un giorno cercò di sottrarne un pezzo. Mentre stava staccando un pezzo di lamiera, il ragazzo si ferì seriamente il braccio e i medici furono costretti ad amputarglielo.

Finalmente per la piccola bastarda arrivò l’occasione per una rinascita. Fu infatti ripristinata la carrozzeria e il telaio, il tutto venne ristrutturato ed esposto in una mostra itinerante a favore della sicurezza stradale. L’auto fu esposta con la targa: “Questo incidente poteva essere evitato“. I visitatori, con un piccolo contributo, potevano sedersi al posto di guida e sentirsi per qualche minuto nei panni del celebre attore.

Purtroppo, anche in questa occasione, la Porsche di James Dean ebbe modo di dimostrare di meritare in pieno il nomignolo scelto dall’attore. Il camion che stava trasportando la piccola bastarda nella tappa successiva della mostra fu tamponato e l’auto maledetta fu scaraventata contro un camion, causando la morte del conducente.

Secondo alcune voci, lo stesso camion subì successivamente la rottura dei freni e finì la sua folle corsa schiantandosi contro la vetrina di un negozio nell’Oregon. Ad un certo punto la piccola bastarda sparì. Era appoggiata a dei supporti, quando questi cedettero e l’auto subì diversi danni. Così, ormai ridotta quasi a pezzi, fu caricata su un treno per portarla a riparare.

Il treno, come è facile immaginare, non arrivò nemmeno a destinazione e della Porsche non si seppe più nulla. Ad un certo punto, nel 1960 George Barris si rivolse a degli investigatori privati perché la ritrovassero. Sul cofano della vettura gravava una taglia di un milione di dollari, ma nemmeno la ricompensa aiutò a trovare l’auto.

Dopo anni e anni di silenzio, il destino della Porsche di James Dean è stato raccontato da molte voci o leggende. Una di queste dice che nel 1996 la piccola bastarda ha rifatto la sua comparsa sulla scena addirittura in Italia, dove è stata restaurata.

Un’altra sostiene che dopo il restauro, l’auto sia stata acquistata da uno sceicco, che saltuariamente la espone a Las Vegas. Insomma, non si sa con certezza dove sia in questo momento, così come è sparita potrebbe riapparire in qualsiasi momento.

Nel frattempo è libera, sicuramente ribelle come in suo primo pilota.