Koh Hingham è una piccola isola disabitata che si trova poco distante da Koh Lipe nel Mar delle Andamane in Tailandia. Cos’ha di speciale questo lembo di terra? Secondo la mitologia Thai, l’isola sarebbe coperta da una maledizione molto antica che risale addirittura ai tempi del dio di Tarutao.

Koh Hingham ha delle bellissime spiagge, ricoperte da sassi lisci neri e bianchi. Secondo la leggenda queste pietre sarebbero protette dalla maledizione scagliata dal dio di Tarutao, per cui chiunque avesse portato con sé una pietra sarebbe stato maledetto per sempre:

chiunque osi prendere anche solo una pietra dall’isola non rispetta il dio e, così facendo, avrà una vita di sfortuna. Anche il più piccolo sasso può invocare la maledizione su chiunque non rispetti i desideri degli dei“.

Nonostante la maledizione, ogni anno sono molti i turisti che provano a mettere piede su Koh Hingham utilizzando l’unico modo possibile, cioè trovare il passaggio di qualche pescatore della vicina isola di Koh Lipe. Il tragitto dura circa 20 minuti e una volta toccata terra, ci si trova su un’isola deserta, dove la natura incontaminata la fa da padrona.

Ogni anno, tra i turisti che visitano l’isola, ce ne sono alcuni che si beffano della maledizione e portano via alcune delle pietre. Una volta a casa e sperimentato il maleficio, in molti rispediscono indietro le pietre nel tentativo di spezzare la maledizione.

Se il dio Tarutao ammonisce i turisti a non portare via pietre dalle spiagge di Koh Hingham, nulla ha da dire ai turisti che in spiaggia toccano le rocce, creano delle forme artistiche. Alcuni lasciano incise scritte con i loro nomi e desideri. L’importante, una volta di ritorno, controllare bene di non aver dimenticato neanche la più piccola pietruzza in una tasca.