Il Monastero di Valle Christi è la nostra prossima tappa durante il nostro percorso alla ricerca dei luoghi più suggestivi della Liguria. Siamo nelle vicinanze di Genova, esattamente nella frazione di San Massimo, nel comune di Rapallo e ci apprestiamo a visitare una delle perle del territorio.
Il Monastero di Santa Maria in Valle Christi è inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani e rappresenta un raro esempio di architettuta gotica della Regione. La prima impressione, arrivando in questo luogo magico e guardando i ruderi che restano del monastero, è quella di estrema pace e silenzio, probabilmente il desiderio iniziale delle nobildonne genovesi (Attilia Malfante e Tibia) che lo fecero costruire nel 1204 come luogo appartato dalle lotte tra le fazioni di Genova.
La prima cosa che attrae la nostra attenzione è l’alto campanile romanico con la cuspide ottagonale. Abbassando lo sgurado, ammiriamo i resti dell’abside ancora intatta della Chiesa, mentre del chiostro rettangolare resta la planimetria, resti di fondazioni e un pozzo.
La struttura originaria comprendeva un corpo costituito da tre piani, dove al piano terreno prendevano posto le cucine, mensa e cantine mentre i piani superiori erano destinati a dormitorio e luogo di preghiera. Dopo quasi trecento anni, il monastero di Valle Christi è andato via via spopolandosi fino al momento in cui, nel 1573, Gregorio XIII ne ordina la chiusura definitiva.
Dietro all’abbandono del monastero c’è chi ci vede qualcosa di losco. Molte testimonianze affermano che le condizioni di conservazione, fino alla metà del ‘800, fossero perfette. In seguito, l’incuria e il passare del tempo ne decretarono il disfacimento fino al 1903, anno in cui i resti vennero dichiarati monumento nazionale italiano. Da quel momento iniziarono le prime opere di restauro ad opera di Alfredo d’Andrade.
Oggi il monastero di Valle Christi è un luogo suggestivo avvolto da un’aurea di mistero. Ciò che resta della struttura è immersa nella vegetazione in un luogo isolato e poco soleggiato, che negli anni ha dato spazio a oscure storie e a una lugubre leggenda.
Entriamo nel mistero
La leggenda del monastero di Valle Christi racconta la storia di un’antica monaca, la quale si sarebbe innamorata perdutamente di un pastore del luogo e, trasgredendo al voto di castità, avrebbe dato alla luce una bambina.
La monaca sarebbe stata condannata ad una punizione terribile, cioè murata viva, insieme alla sua bambina, all’interno delle mura di una cella. Si narra che nelle notti senza luna, tra i resti dell’antico monastero, si sentirebbe ancora oggi il suo lamento struggente.
Nel tempo, la leggenda del fantasma della monaca di Valle Christi è stata alimentata dai racconti popolari, che affermano che effettivamente durante le notti ventose, un suono si produca e invada la valle. Esiste davvero una parete murata che raccoglie i resti umani della monaca e della sua bambina appena nata?
I più scettici dicono che c’è una croce sulla parete posteriore dell’abside destra, la quale indica una sepoltura, ma del resto tra i resti del monastero, vi sono molte altre tombe.
La gente del posto tende a non credere che gli strani suoni che spesso si sentono siano dovuti al vento, come dargli torto quando ti trovi qui all’imbrunire, con le ombre che si allungano e l’aria che si fa sempre più fresca. Il silenzio totale è rotto solo dallo scricchiolio dei nostri passi e da un soffio di vento che fischia……
Dormire e muoversi in zona
Il territorio è ricco di storia e di cose da vedere, quindi è consigliabile fermarsi una o più notti, pernottando in uno dei tanti alberghi e b&B e riprendere il percorso attraverso i luoghi più suggestivi di Genova.