La scoperta di piramidi sommerse negli oceani ha rimesso in gioco tutti gli studi e le convinzioni sulle origini delle antiche civiltà e sulle origini stesse delle piramidi. Sorgono nuovi quesiti: chi ha costruito le piramidi sommerse? E, soprattutto, migliaia di anni fa questi territori erano o non erano inondati dalle acque?
Tra le scoperte della storia recente, ce ne sono almeno due che riguardano il ritrovamento di piramidi sommerse nell’oceano, scoperte che hanno avuto un impatto sorprendente e hanno generato molte domande, alle quali gli scienziati non riescono purtroppo a dare una risposta.
Piramidi sommerse: il Triangolo
Una di queste è stata una scoperta sensazionale, perché riguarda il famoso e temuto Triangolo delle Bermuda, il Triangolo maledetto come lo chiama qualcuno, un luogo che rievoca il ricordo di molti incidenti aerei, navi e scomparse o addirittura l’intero equipaggio svanito nel nulla. Il Triangolo è tornato a far parlare di sé, questa volta per la scoperta di una piramide sul fondale. Ne avete sentito parlare?
Nel 1968 un medico di nome Arizon Brown avrebbe individuato la piramide collocata in quella zona conosciuta come la lingua dell’oceano e nel 1991, durante una conferenza stampa, l’oceanografo Meyer Verlag sosteneva di avere individuato, tramite la scansione sonar, la piramide a circa 600 metri di profondità.
Secondo alcuni ricercatori, i campi magnetici in grado di provocare fenomeni simili a quelli che hanno causato gli incidenti del Triangolo, potrebbero essere attribuiti alla piramide di cristallo.
La forma della piramide sommersa
Quel che stupisce di più circa la piramide sommersa non è tanto la sua forma, quanto la sua consistenza. La struttura, infatti, sembrerebbe costituita da un materiale in grado di darle una semi trasparenza, ragion per cui viene anche chiamata piramide di cristallo. Le misure sono 300×200 metri e l’altezza di oltre 100 metri. Sul vertice della piramide ci sarebbero due fori che, secondo alcuni, generano dei vortici d’acqua.
La struttura della piramide è molto definita e delineata nella forma, i ricercatori ipotizzano che la piramide sarebbe stata costruita in tempi antichissimi, ma non mancano gli scettici che puntano invece sulla trovata sensazionalistica a scopo di lucro.
Tra i vari dubbi che circondano l’enigmatica costruzione, un aspetto che fa discutere è la sua origine, ossia se si tratti di una costruzione umana o aliena. Il fatto che non si sia ancora investito molto sugli studi della piramide, contribuisce a mantenere inalterato lo scetticismo e il mistero.
L’enigma del Triangolo delle Bermuda
Dei misteriosi fenomeni che hanno interessato il famoso Triangolo si sono interessati nel tempo tutta una schiera di ricercatori, esploratori, scienziati e studiosi, senza peraltro giungere ad una risposta definitiva.
Come sappiamo, le anomalie presenti in queste acque sono state osservate anche ai tempi delle Caravelle. Lo stesso Cristoforo Colombo, infatti, aveva registrato sui suoi diari di bordo inspiegabili malfunzionamenti della bussola e strani bagliori luminosi.
Alcuni di questi ricercatori aveva avanzato l’ipotesi che questi fenomeni fossero causati da una tecnologia aliena presente nelle profondità dell’Oceano Atlantico. Si è parlato di una tecnologia così sofisticata da produrre portali spazio temporali in grado di trasportare uomini, navi e aerei, in un’altra dimensione.
Gli studi sulla piramide di cristallo
Il team di esploratori, americani e francesi, impegnati nello studio della piramide, ha avuto modo di osservarla da vicino sostenendo che i due grandi fori posti sulla cima della struttura, dai quali passerebbero grandi vortici di acqua ad alta velocità, potrebbero essere in grado di influenzare la superficie dell’oceano.
Per quanto riguarda il materiale utilizzato per la costruzione, i ricercatori hanno analizzato la superficie della struttura, che appare liscia e quasi traslucida, determinando che il materiale utilizzato potrebbe essere vetro o un materiale simile, in grado di donarle una speciale semi trasparenza.
Infine, sulle origini della piramide sommersa del Triangolo, gli scienziati si dividono nettamente: la piramide è stata costruita in tempi recenti con un materiale di ultima generazione, oppure se vogliamo collocarla in epoche più remote bisogna prendere in considerazione l’origine non umana.
Andando ancora di più nel torbido, qualcuno ha ipotizzato che la piramide sommersa del Triangolo un tempo potesse essere in superficie. Seguendo infatti ciò che sappiamo sull’ultima era glaciale, si può supporre che l’affondamento di molte terre fu dovuto a massicce inondazioni dovute al brusco innalzamento delle acque scatenato dall’improvviso scioglimento delle calotte polari.
Se è vero che il livello del mare si è innalzato di quasi 400 metri, allora anche il mistero delle piramidi sommerse potrebbe trovare una spiegazione.
Piramidi sommerse: le Azzorre
La notizia della scoperta di una piramide sommersa nelle acque del mare delle Azzorre, che ha spiazzato gli scienziati, è stata data dall’emittente televisiva pubblica del Portogallo (RTP). Una piramide a circa quaranta metri di profondità nel mare delle Azzorre.
Un marinaio di nome Silva Diocleziano avrebbe individuato la piramide mentre navigava nelle acque dell’arcipelago, tra le isole di Terceira e San Miguel. Grazie ad uno strumento sofisticato in grado di scandagliare il fondale, Silvia ha trovato questa strana struttura adagiata sul fondo. La piramide è alta 60 metri e si estende su una superficie di circa 8.000 metri quadrati.
La notizia ha suscitato molto scalpore tra la comunità scientifica, forse il primo affioramento di un pezzo di quella civiltà misteriosa che va sotto il nome di Atlantide? Le leggende sull’esistenza di una civiltà preistorica avanzata circolano da sempre e forse questa scoperta potrà gettare nuova luce su convinzioni ormai consolidate.
Le origini della Piramide delle Azzorre
Dopo la scoperta, la struttura è stata studiata da parte della Marina portoghese e il segretario regionale per la Pubblica Istruzione, Luiz Fagundes Duarte, ha avuto modo di commentare: “è da escludere che si tratti di un manufatto umano, vista la sua posizione, a circa 40 metri di profondità nell’oceano“.
Non è dello stesso parere il suo scopritore, Silva, che ha affermato in un’intervista: “Non credo proprio che sia di origine naturale, oltre che avere una base quadrata, infatti, la struttura sembra anche perfettamente definita ed è esattamente orientata rispetto ai punti cardinali proprio come la Grande Piramide di Giza. Potrebbe dunque essere la testimonianza, ormai sommersa dal mare, di una civiltà fiorente in epoche remote proprio alle Azzorre“.
L’arcipelago è stato interessato da recenti ritrovamenti archeologici, comprese delle strutture piramidali protostoriche allineate ad est. Inoltre, sull’isola di Terceira, chiamata anche l’isola lilla, sono stati rinvenuti dei casi di pittura rupestre molto antichi.
L’isola di Terceira si trova nel tratto di mare al di là delle Colonne d’Ercole dove Platone aveva supposto la mitica isola di Atlantide, sebbene nel tempo l’isola leggendaria sia stata collocata in altri numerosi luoghi. A questo proposito, lo scrittore scozzese Graham Hancock sostiene che le parole del filosofo greco sembrano il ricordo di un evento reale e non di un mito.
Hancock ha reagito con entusiasmo alla fantastica scoperta della piramide, trovando una conferma in quanto da lui teorizzato sul libro Impronte degli dei. Secondo lo scrittore le terre, sommerse dalle acque, avrebbero subito la grande onda generata dallo scioglimento dei ghiacci di circa 12.500 anni fa.
Anche sull’isola di Pico ci sarebbe stata la prova di un’occupazione umana delle Azzorre antecedente all’arrivo dei primi portoghesi. Tra questi ritrovamenti si sarebbero anche strutture piramidali, precisamente orientate astronomicamente per designarne uno specifico scopo.
L’arcipelago delle Azzorre
L’arcipelago delle isole Azzorre, formato da nove isole, si trova nell’oceano Atlantico, luogo che ha alimentato la leggenda di un grande continente: Atlantide. Gli abitanti raccontano che il leggendario continente sarebbe sprofondato sotto a violente esplosioni e onde gigantesche, lasciando solo queste nove isole.
Di altro parere sono gli scienziati, che dicono sì, le isole sono il frutto di esplosioni vulcaniche, ma nulla a che vedere con le leggende dell’esistenza di un antico continente.
Quindi, per terminare possiamo solo dire che sul fondale dei nostri oceani ci sono delle piramidi sommerse la cui origine ci è sconosciuta ma che sono un fatto reale e la leggenda di Atlantide continua a restare, per il momento, un mito irraggiungibile.