Port Arthur è un’ex colonia penale che si trova in Tasmania sulla penisola di Tasman in Australia. La sua attività di correzione dei detenuti durò dal 1833 al 1877.
Port Arthur ospitò detenuti britannici, tra i più incalliti e recidivi, ma anche provenienti da altri istituti di pena. All’interno della colonia penale venivano utilizzati metodi di correzione come l’isolamento e la costrizione ad assistere alle funzioni religiose.
Una volta abbandonata, la struttura ha iniziato ad attirare curiosi e amanti del paranormale. Solo nel 1979 il luogo è stato riconosciuto come sito storico e preservato.
Purtroppo la cittadina si trovó in prima pagina anche in seguito per uno dei fatti di cronaca più drammatici che la storia ricordi: il massacro di Port Arthur.
Un insieme di violenza e morte che ha lasciato un segno indelebile su questa città. Si racconta, infatti, che il sito sia infestato da molti fantasmi. Prova ne sono i tanti Ghost tour che vengono organizzati tutto l’anno.
Attività paranormale a Port Arthur
Purtroppo il passato di Port Arthur non può essere cancellato, la gente del posto parla malvolentieri del massacro, perché ognuno di loro ha perso un familiare o un amico.
Così come gli abitanti di Port Arthur non restano indifferenti agli avvenimenti inspiegabili che hanno luogo nella zona delle rovine del complesso penitenziario.
Chi sono i fantasmi di Port Arthur? Probabilmente si tratta dei prigionieri che trascorsero anni in questo carcere, subendo pene disumane, al buio e in completa solitudine.
Ciò che incuriosisce maggiormente è come possano tutti i visitatori, provenienti da ogni parte del mondo, provare le stesse sensazioni di malessere e angoscia. È quanto accade specialmente in una cella in particolare, ormai in stato di rovina.
Quando un visitatore entra in questo luogo, probabilmente non è al corrente di ciò che accadde molti anni fa. Le autorità, infatti, da poco hanno condiviso informazioni sul suicidio per impiccagione del detenuto che si trovava in quella cella.
Un’altra testimonianza sorprendente proviene dalla madre dello scrittore George Gruncell, che riferì di avere visto nella sua camera una donna vestita di bianco che la osservava in silenzio.
La chiesa mai consacrata di Port Arthur nel 1854 fece parlare di sè, quando un detenuto cadde dal tetto e morì. Da quel momento una figura spettrale si aggira nel cortile. Per quanto riguarda la canonica, il discorso non cambia. Lo riferisce una domestica, addetta alle pulizie, che dopo aver assistito all’apparizione di un fantasma, svenne dalla paura. Appena si riprese lasciò il lavoro.
La canonica fu al centro dell’attenzione anche a metà del XIX secolo, quando il reverendo George Eastman morì improvvisamente nella sua camera da letto che si trovava all’ultimo piano. Per trasportare il corpo al cimitero, la bara fu calata dalla finestra ma una fune si ruppe e il cadavedere ruzzolò sulla grondaia. Da quel momento, gli ospiti della canonica iniziarono a sentire strani rumori e bagliori provenire proprio da quel punto.
Maggiori informazioni sul sito le trovate qui.