Allucinazioni da stress e case infestate: paranormale o proiezioni della nostra mente?

Quando la mente crea il fantasma

Allucinazioni da stress e case infestate: quando la mente crea il fantasma? E se il paranormale fosse una proiezione della nostra psiche? Analizziamo il legame tra trauma, stress e fenomeni da brivido. In questo articolo esploriamo le radici psicologiche di molte presunte infestazioni.

Alcune persone raccontano di aver visto un fantasma, una figura evanescente nella propria casa, di aver sentito voci e percepito presenze inspiegabili alle spalle. Potremmo affidarci al paranormale, ma la psicologia ha un’altra ipotesi: il nostro cervello, in condizioni di stress o trauma, può creare esperienze potentemente realistiche. Quindi è vero: la mente può creare il fantasma senza alcun fantasma reale.

Fantasmi interiori: quando il cervello è in allerta

In situazioni di deprivazione del sonno e profondo isolamento il cervello può cominciare a riempire i vuoti con stimoli auto generati. È il caso delle allucinazioni ipnagogiche (prima di dormire) o ipnopompiche (al risveglio), spesso scambiate per presenze spettrali.

Ecco che esperienze come: vedere una figura nell’ombra, sentire soffi o tocchi sul corpo e sentire il proprio nome pronunciato da una voce insistente, possono essere generate da stati dissociativi lievi o iper attivazione del sistema nervoso.

Ruolo del trauma e della memoria: la mente genera il fantasma

Durante i casi di infestazione capita spesso di scoprire un passato traumatico dei residenti. Tra questi separazioni, lutti non elaborati e abusi. La nostra mente, per elaborare il dolore, può arrivare a proiettare il proprio vissuto all’esterno, creando così la sensazione di una presenza. Il fantasma, in questo caso, rappresenta una forma di rielaborazione psichica e inconscia del trauma subito.

La suggestione gioca un ruolo importante nella creazione del fantasma. Sappiamo, infatti, che è molto facile lasciarsi suggestionare dai racconti che riguardano questo tipo di eventi inspiegabili. Sarà capitato a tutti di ascoltare il racconto di una stanza dove succedono “cose strane” e, subito dopo, avere la percezione di vedere luci che tremolano, variazioni di temperatura e udire improvvisi scricchiolii. A livello di gruppo, quando cioè questo fenomeno interessa simultaneamente un gran numero di persone, si può parlare di isteria collettiva: un ambiente sociale crede di essere infestato e da vita a un fenomeno culturale.

Quindi i fantasmi non esistono?

Alla luce della spiegazione razionale dettata dalla suggestione, quindi, possiamo affermare che i fantasmi non esistono? Alcune presenze sono state documentate e, addirittura, immortalate, dimostrando che effettivamente i fenomeni paranormali esistono. Ma, forse, non sono così comuni come siamo soliti pensare. A volte, i fantasmi nascono dentro di noi, è la nostra psiche che cerca di dare forma a emozioni forti, ricordi e paure. Nella ricerca della verità, non viene meno il lato misterioso di queste percezioni che, invece, diventano ancora più affascinanti.

È un invito a considerare anche la nostra mente e il nostro stato emotivo: se è vero che i nostri sensi non sono infallibili, è altrettanto vero che la psiche ha un grande potere, cioè quello di costruire realtà non visibili a tutti.