A Verucchio, il carro fantasma del Centenario, secondo la leggenda percorre di notte le stradine del borgo. Si tratta solo di una leggenda o c’è qualcosa di più? La verità potrebbe essere nascosta nel cimitero del paese. Vi porteremo alla scoperta dei misteri della Rocca, un borgo magico.

Ci troviamo a circa 18 chilometri da Rimini, in posizione intermedia tra la costa e le colline, esattamente nella Valle del Marecchia. Dalla sua posizione dominante, il borgo di Verucchio ha avuto un abitante particolare, parliamo di Malatesta da Verucchio, vissuto tra il 1212 e il 1312, capostipite della famiglia Malatesta, ribattezzato il Centenario per aver vissuto a cavallo tra i due secoli.

Secondo la leggenda, durante la notte sarebbe possibile vedere il carro del Centenario sfrecciare per le viuzze del paese. Il carro trainato da buoi porterebbe sfortuna e chiunque assiste al suo passaggio sarebbe segnato da una sorte avversa e da una fine violenta.

Il carro è un simbolo che ha segnato la storia del paese di Verucchio e nel cimitero del borgo ci sarebbero molti elementi che richiamano proprio questo mezzo di trasporto. Le tombe erano corredate con gli elementi dei carri e le bardature, oggetti che venivano considerati strettamente legati alla figura del defunto.

Probabilmente la figura del carro anticamente doveva essere anche una dimostrazione dell’importanza che la persona aveva avuto in vita e un collegamento tra la vita terrena e l’aldilà. Ecco che la figura del carro del Centenario ritorna ad inquietare le notti d’inverno di Verucchio.

Storia di Verucchio

Dagli scavi effettuati sul territorio tra fine ‘800 e durante tempi più recenti, sono emerse numerose sepolture e corredi funerari databili tra il X e il VII secolo a.C. riferibili alla tarda civiltà etruca. In seguito, Verucchio venne influenzato dalla civiltà romana e bizantina

Dopo un periodo di decadenza, durante il 1100 fece la sua comparsa sulla scena la famiglia dei Malatesta, signoria che avrebbe segnato per molto tempo le sorti del territorio riminese. La rocca malatestiana di Verucchio ha subito negli anni complesse opere di fortificazione, fino a divenire il simbolo del regno dei Malatesta con l’ulteriore ampliamento di Sigismondo Malatesta.

Visita alla Rocca

Entrare alla Rocca significa immergersi nella storia e nella magia di questa vallata. Dal cortile d’ingresso si può spaziare con lo sguardo su tutto il panorama sottostante, che spazia dalla costa fino alle colline.

All’interno del castello, è impossibile non essere ammaliati dall’immenso albero genealogico dei Malatesta nella Sala Grande, così come non si può restare indifferenti una volta usciti sul terrazzo panoramico, dove si può ammirare un bellissimo panorama.

La torre dell’orologio, frutto delle modificazioni durante la storia, al suo interno ospita un piccolo vano attrezzato con gli antichi utensili da cucina. Infine, dal terrazzo panoramico, al centro del quale è presente un pozzo, si può provare il brivido di scendere le scale in pietra che portano ai locali sotterranei delle segrete.

I sotterranei sono stati ricavati sfruttando un’antica cisterna destinata alla raccolta dell’acqua e posta esattamente ai piedi della torre del Mastin Vecchio. Una volta usciti dalla Rocca, consigliamo di proseguire la visita percorrendo la via Mura del Fossato che ripercorre le mura del borgo e ha diversi spiazzi per ammirare dall’alto la vallata e il fiume Marecchia.

Orari e prezzi

La Rocca di Verucchio è aperta:

  • dal 1 aprile al 30 settembre tutti i giorni (10-13 e 15-18.30; agosto chiusura ore 19)
  • Dal 1 ottobre al 31 marzo solo sabato, domenica e festivi (10-13 e 14.30-18)
  • Dal 26 dicembre al 6 gennaio tutti i giorni (10-13 e 14.30-18)

Ingresso euro 5,5; ridotto euro 4,50; visita guidata euro 8