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Visitare Tirana significa immergersi in un insieme di stili che coabitano in perfetta armonia senza disturbarsi tra di loro. Il tessuto urbano, infatti, è composto da edifici che sono eredità di molte epoche, fascista, comunista e ottomana, vecchie case in legno addossate a moderni grattacieli, colorati murales e parchi.

Il centro di Tirana può essere visitato a piedi, ma un altro modo per spostarsi in città è con una macchina a noleggio. Se avete intenzione di muovervi autonomamente potreste noleggiare un’auto, verificate le migliori offerte per il noleggio e risparmiate!

Oggi Tirana è una città sempre in fermento, divertente e moderna, che ha saputo rinnovarsi completamente dopo gli anni bui dei recenti avvenimenti storici. La capitale offre spunto per visitare musei, attrazioni turistiche senza dimenticare negozi, bar e ristoranti per il divertimento serale. Date un’occhiata alle specialità culinarie tipiche di Tirana.

Passeggiando per Tirana vi troverete spesso ad attraversare i bazaar riforniti di tutto e agli angoli delle strade vedrete molte bancarelle dove assaggiare il famoso byrek, torta salata ripiena di carne o formaggio. Per un dopocena elettrizzante scegliete un tour come questo:

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1) Piazza Skanderbeg

La Piazza Skanderbeg è il fulcro del centro storico di Tirana e rappresenta il simbolo della rinascita e del rinnovamento dell’Albania. La piazza è dominata dalla grande statua dedicata all’eroe albanese Giorgio Castriota, detto Scanderbeg, che liberò il popolo dagli Ottomani. La pavimentazione della piazza è fatta con lastre di pietra provenienti da tutto lo Stato, mentre nella parte più alta è presente una fontana la cui acqua scivola sulle pietre in piccoli rivoli che rendonole lucide.

La piazza occupa un’area di circa 40.000 metri quadrati ed è infatti riconosciuta come la piazza più grande di tutti i Balcani. Viene utilizzata per eventi sportivi e culturali. Da notare il monumento equestre che rappresenta l’eroe della lotta contro gli Ottomani, eretta nel 1968 in occasione del cinquecentenario della sua scomparsa.

Sulla piazza si affacciano il Palazzo della Cultura e la moschea Et’hem Bey con la Torre dell’Orologio. Poco distante sorge il minareto di una delle moschee più antiche di Tirana, risparmiata dalle distruzioni degli anni Sessanta.

2) Palazzo della Cultura

L’edificio del Palazzo della Cultura fu realizzato a partire dal 1959 sull’area che precedentemente era occupata dall’antico bazar ottomano. La costruzione rispecchia lo stile architettonico dell’architettura sovietica. All’interno del monumentale palazzo sono ospitati il Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto e la Biblioteca Nazionale.

3) Biblioteca Nazionale

All’interno della Biblioteca Nazionale sono custoditi oltre 1 milione di volumi, tra libri, carte geografiche e atlanti che ne fanno il centro bibliografico più importante del paese. Inoltre, sono presenti oltre duemila opere rare che vanno dal XV al XVIII secolo.

4) Moschea Et’hem Bey

Si tratta del luogo di culto islamico meglio conservato e tra i più belli del paese. La costruzione della moschea risale al 1794 e lo stile richiama perfettamente l’architettura ottomana con i suoi superbi decori.

Il portico presenta affreschi di ponti, cascate e alberi, che sono elementi inconsueti nell’arte islamica e realizzati da maestranze veneziane. Dopo un periodo di chiusura durante la dittatura comunista, nel 1991 circa diecimila persone, disobbedendo alle autorità, entrarono nella moschea per pregare e quello fu il preludio per il riconoscimento della libertà religiosa in Albania.

5) Torre dell’Orologio

Subito accanto alla moschea troviamo la Torre dell’Orologio, visibile da quasi tutta la città con i suoi 35 metri di altezza. La Torre fu costruita a partire dal 1811 da Et’hem Bey Mollaj con base quadrata e spessi muri di pietra. Si accede alla sommità attraverso delle scale in ferro a spirale che raggiungono i locali adibiti al meccanismo e alla campana dell’orologio.

6) La Grande Moschea

Situata proprio nel cuore della capitale, la Grande Moschea è stata inaugurata a ottobre 2024 ed è destinata a sostituire la Moschea Et’hem Bey come il principale luogo di culto della città. Arrivando nei pressi del maestoso complesso, spicca subito la cupola centrale alta 30 metri, circondata sui quattro lati dai minareti che raggiungono i 50 metri di altezza.

La struttura può ospitare fino a 10.000 fedeli ed è la più grande dei Balcani. Il complesso include una biblioteca, un centro culturale, una sala conferenze, una scuola coranica e uno spazio esposizioni. L’interno è molto intimo e accogliente, nonostante le grandi dimensioni e il sole, che entra dalle grandi finestre colorate della sala principale, crea giochi di luce magici.

All’esterno sono presenti giardini e cortili dove persiste un’atmosfera di pace e raccoglimento che invita alla riflessione.

7) La Piramide di Tirana

La Piramide di Tirana, o Piramide di Hoxha, trasmette con la sua architettura tutta l’influenza del periodo comunista. Fu eretta nel 1988 per volere di Pranvera, figlia del dittatore, che la destinò a luogo di riposo delle spoglie del padre Enver Hoxha.

In seguito, l’edificio fu adibito a sede della televisione privata, poi usato come base Nato durante il conflitto in Kosovo e infine ospitò una discoteca. Negli ultimi anni ha subito diverse modifiche architettoniche ed è in progetto la creazione di un centro multifunzionale dedicato ai più giovani.

8) Cattedrale di San Paolo

Non aspettatevi un’architettura sontuosa e decorata perchè alla vista della Cattedrale di San Paolo potreste rimanere delusi. L’edificio è stato costruito nel 2001 ed è una delle chiese di Tirana tra le più moderne.

Questa modernità la si percepisce subito dal suo esterno, molto liscio e semplice. L’interno non è da meno, ma ciò che la rende unica si trova all’interno della cattedrale, dove troviamo la combinazione di geometrie di un triangolo e di un cerchio, a rappresentare rispettivamente la Trinità e l’Eternità di Dio.

9) Quartiere Blloku

È tempo di fare una pausa e il quartiere Blloku è il posto ideale. Un tempo l’ingresso in questo quartiere era interdetto, in quanto residenza dei funzionari del regime. Oggi Blloku è la meta preferita dai giovani, una realtà vivace e divertente ricca di ristoranti, negozi e bar alla moda.

Non vi resta quindi che scegliere, tra un ristorante locale dove assaggiare le specialità Albanesi o un dopocena dove sorseggiare un ottimo cocktail come all’Emingway Bar. In questo locale vengono anche offerti oltre 100 tipi diversi di rum. Al Charl’s Bistrot, invece, troverete un’atmosfera più rilassante con musica dal vivo. Beh, non vi resta che unirvi alla movida della capitale!

Se arrivate a Blloku nel tardo pomeriggio, non perdetevi i colori del tramonto dalla terrazza della Sky Tower, che ospita un bar e un ristorante girevole, per una vista a 360° sulla città.

10) Museo della Casa delle Foglie

La Casa delle Foglie è il Museo dei Servizi Segreti albanesi e si trova in un palazzo del 1931. Fu costruito per volontà di un illustre medico ed ha avuto diverse funzioni, da clinica è diventata sede dei servizi di investigazione, passando per quartier generale della Gestapo nazista durante l’invasione tedesca.

A cosa si deve il nome Casa delle Foglie? Probabilmente il riferimento è alle piante rampicanti che ricoprivano i muri dell’edificio e, in qualche modo, coprivano le losche operazioni che si consumavano al suo interno.

Questo, infatti, è il luogo dove molti cittadini innocenti sono stati arrestati e processati a causa del regime comunista. Da maggio 2017 la Casa delle Foglie è un Museo con 31 sale che contiene documenti originali e gli strumenti usati dalla polizia segreta come microfoni, registratori e macchine fotografiche.

11) Cattedrale della Resurrezione

La prima costruzione della Cattedrale della Resurrezione di Cristo risale al 1865, ma l’edificio fu distrutto durante la costruzione dell’Hotel International. La costruzione definitiva risale al 2011 con la cupola alta 32 metri e il campanile che supera i 40 metri di altezza. La cattedrale ha forma circolare, con i portoni di ingresso in bronzo decorato. All’interno si trovano mosaici che rappresentano scene storiche e religiose, un anfiteatro, una biblioteca e una sala mostre.

12) Bunk’Art2

Il Bunk’Art 2 fu inaugurato nel 2016 nel centro di Tirana in una struttura costruita negli anni ’80 su una superficie di 1000 mq che serviva da rifugio antiatomico per i rappresentanti del ministero. Oggi il Bunk’Art 2 è un’esposizione con documenti e reperti dei crimini della persecuzione comunista.

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13) Mercato Pazari Ri

Dal Bunk’Art 2 vi consigliamo una passeggiata al Mercato Pazari Ri, tipico mercato cittadino diviso in due sezioni: il mercato verde con banchi di frutta, verdura e formaggi locali e il mercato del pesce. È ora di pranzo? Recatevi presso le bancarelle che vi cucineranno direttamente i prodotti che potrete gustare ai tavoli presso la piazza pedonale.

È una buona occasione per immergervi nella colorata e vivace vita quotidiana di Tirana, inoltre in zona si trovano anche molti ristoranti e caffè.

Proseguendo il nostro percorso nella città di Tirana, possiamo cercare e dare un’occhiata alle caratteristiche Tekke, in special modo alla piccola ma ben conservata Sheh Dyrrit, dove si può ritrovare l’atmosfera di tempi antichi. Terminiamo con qualche curiosità e qualche mistero di questo fantastico Paese.

Il tempio bektashi

Nei sobborghi est di Tirana lungo il fiume Lana e ai piedi de monte Dajti, sorge il centro mondiale dei bektashi, la misteriosa confraternita islamica sufi ancora molto popolare in Albania. la confraternita bektashi nasce in Anatolia nel XIII secolo dagli insegnamenti di Hajji Bektash Veli. Perseguitata da Atatürk, ha trasferito la propria sede in Albania, ai margini dell’Impero, dove è stata poi di nuovo perseguitata dal regime comunista di Hoxha.

Castello di Rozafa

Uno dei castelli più famosi del Paese è il Castello di Rozafa, la fortezza che si trova nella periferia di Scutari e offre una visita meravigliosa. Un castello che porta con sé una leggenda classica, che narra della sua costruzione da parte di tre fratelli.

Si narra che di notte, tutto il lavoro fatto durante il giorno, venisse distrutto, rendendo molto difficile la prosecuzione dei lavori. Un giorno, un anziano del luogo diede ai fratelli un malvagio consiglio per risolvere il problema: murare viva una delle loro mogli.

Fu così che la povera malcapitata, moglie del figlio minore, fu murata viva, chiedendo però un ultimo desiderio: che lasciassero dei buchi nelle mura per poter vedere e accudire il proprio figlio. Ancora oggi le mura del castello di Rozafa sono intrise delle lacrime della donna.

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Castello di Argirocastro

Di leggenda in leggenda arriviamo anche al Castello di Argirocastro, dove nel XIV secolo una principessa di nome Argjiro, si gettò insieme al figlio dal punto più alto del castello per fuggire alla cattura da parte degli ottomani. Il bambino sopravvisse alla caduta e il castello diventò il simbolo della resistenza contro l’oppressione nemica.

Maggiori informazioni sulla città le trovate qui.