La città di Viterbo è legata indissolubilmente all’Ordine dei Templari fin dalla nascita di questi ultimi. Grazie a papa Eugenio III, che soggiornò molto spesso in città durante i suoi esili da Roma, l’Ordine ebbe il benestare per la raccolta delle decime e delle tasse di sepoltura (Bolla papale aprile 1145).
Dopo aver dato il via alla seconda crociata con la bolla Quantum praedecessores (dicembre 1145), Eugenio III nell’aprile 1147 presiedeva al capitulum generale di centotrenta Cavalieri Templari sotto il comando di Evrard des Barrés e, al termine, ufficializzava l’adozione della croce patente quale simbolo dei Templari.
Chiesa di Santa Maria in Carbonara
Viterbo è stata una tappa fondamentale lungo la Via Francigena e conserva traccia del passaggio dei Templari, i quali avevano un presidio in città localizzato nella Chiesa di Santa Maria in Carbonara, luogo ideale in quanto in posizione utile per prestare assistenza ai viandanti che entravano in città.
La Chiesa di S. Maria della Carbonara, che risale al XII secolo, nonostante abbia perso la maggior parte degli elementi decorativi originali, conserva sul portone d’ingresso lo stemma in pietra del commendatore giovannita Fra Vincenzo Ginori di Firenze. A testimonianza che la chiesa fu sede dei Cavalieri Templari, ci sono numerose menzioni negli atti del processo subito dall’Ordine.
Dopo la soppressione dell’Ordine, la chiesa passò all’ordine dei Cavalieri Giovanniti prima di cadere in degrado agli inizi del 1900. Dopo il restauro del 1964, finalmente la Chiesa di S. Maria della Carbonara tornò all’antico splendore sotto il patrocinio del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Al suo interno è esposta una copia del dipinto bizantino della Madonna della Carbonara, che oggi è custodito nel Museo del Colle del Duomo.
Non lontano da Santa Maria della Carbonara, che divenne luogo di rappresentanza dei cavalieri templari, gli stessi edificarono un piccolo convento. Oggi quei locali ospitano il ristorante “Taverna dei Templari“. Al suo esterno è rintracciabile un altro simbolo templare: uno scudo di pietra sul quale è impresso il simbolo del Tau.
Museo dei Templari
A Viterbo è nato nel 2019 il primo museo in Italia dedicato interamente ai Templari. La scelta di Viterbo come sede del museo è stata dettata dalla lunga tradizione storica, documentata e attestata, che lega la città di Viterbo all’Ordine.
Con le sue 14 vetrine, il museo ricrea la vita dei Templari attraverso l’esposizione di oggetti, vasellame di uso comune, armi, monete e monili vari. Alcuni degli oggetti esposti, come le monete del XIII secolo e la spada con fodero templare, sono originali. Altre, invece, sono state riprodotte seguendo il procedimento e le tecniche medievali.
Viterbo sotterranea
Viterbo sotterranea è un reticolo di gallerie che si sviluppa al di sotto del centro storico cittadino e si spinge fino oltre la cinta muraria. Il percorso è scavato nel tufo, roccia vulcanica tipica del viterbese.
Uno di questi cunicoli, particolarmente vasto e dalla forma ovoidale, secondo i racconti sarebbe la via di accesso ai luoghi sacri templari. Una porzione dei sotterranei di Viterbo è visitabile con la guida.
Si stima che l’inizio degli scavi nel tufo per la realizzazione dei cunicoli sia iniziata addirittura nel periodo pre-etrusco. Fu solo più avanti, soprattutto nel periodo templare, che queste gallerie vennero allungate e allargate fino a diventare un vero e proprio labirinto che conduceva ad uscite usate come via di fuga in caso di assedio.
Arrivati alla fine di uno dei percorsi, ci troviamo dentro un ambiente che la guida ci spiega veniva utilizzato per il culto. Sulla parete di fronte a noi è ben visibile, scavata nel tufo, il segno di una croce.