Un errore umano ha causato l’incidente del volo Aloha Airlines 243, che per fortuna è riuscito ad effettuare un atterraggio di emergenza e riportare a terra quasi tutti gli occupanti sani e salvi. La conta delle vittime, infatti, si è fermata a 1, altre 65 persone sono rimaste ferite su un totale di 95 persone a bordo.

Cosa è successo a bordo del volo Aloha Airlines 243 che ha provocato una decompressione esplosiva? Nel rapporto si legge che la causa dell’incidente fu attribuita ad una manutenzione inefficiente che non aveva verificato la presenza di evidenti corrosioni sulla fusoliera. Dopo l’incidente furono rivisti i protocolli di ispezione, fino ad allora basati sul numero di ore di volo.

28 aprile 1988

Il volo Aloha Airlines 243 era un Boeing 737 che aveva preso servizio di linea nel marzo 1969. Quel fatidico 28 aprile 1988, giorno dell’incidente, l’aereo aveva circa 19 anni e aveva alle spalle oltre 35 mila ore di volo con circa 89 mila decolli/atterraggi. Ai comandi del volo Aloha Airlines 243 c’era il comandante Robert Schornstheimer, pilota molto esperto e il primo ufficiale Madeline Tompkins.

La partenza dall’aeroporto di Hilo era avvenuto alle 13:25, a bordo c’erano 90 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio. Dopo gli ultimi controlli prima del decollo, l’aereo era pronto per raggiungere Honolulu. Il tempo era sereno e non erano previsti eventi metereologici significativi.

Quando l’aereo si trovava a 24 mila piedi e stava sorvolando l’isola di Maui, a bordo si sentì un suono sibilante, dopodiché il comandante sentì l’aereo virare a destra e a sinistra senza controllo. I comandi sembravano inutilizzabili, mentre dalla cabina di pilotaggio il primo ufficiale vide dei pezzi di isolante fluttuare sopra alla cabina.

Nel frattempo la porta della cabina di pilotaggio si staccò e il comandante riuscì a vedere la prima classe senza più il soffitto. La parte superiore della fusoliera era stata strappata via e per circa cinque metri si poteva vedere il cielo. Fu a quel punto, probabilmente, che l’assistente di volo Clarabelle Lansing venne risucchiata fuori dall’aereo. Si trattò dell’unica vittima dell’incidente del volo Aloha Airlines 243.

Alcune persone riportarono gravi lesioni, mentre a bordo si diffondeva il panico. Chi riuscì a mantenere la calma fu il comandante Schornstheimer, il quale prese il controllo e condusse l’aereo verso l’aeroporto più vicino. Dopo soli 13 minuti, l’aereo atterrò all’aeroporto di Kahului sull’isoal di Maui.

Le indagini sul volo Aloha Airlines 243

Gli accertamenti portarono alla scoperta delle cause del fatidico incidente, il quale fu attribuito ad una scarsa qualità dei programmi di ispezione e manutenzione dell’aereo. Svolgendo le verifiche di notte, non era stato notato che un punto della fusoliera era sottoposta a «danni significativi da affaticamento che alla fine portò alla rottura dell’articolazione S-10L e alla separazione della parte superiore della fusoliera».

Questo fu il rapporto ufficiale del National Transportation Safety Board, mentre di altro avviso era Matt Austin, un ingegnere che sostenne che la rottura della fusoliera faceva parte del meccanismo di sicurezza, ma il foro di sfiato che si era creato fu occluso dal corpo della vittima Lansing, causando un aumento di pressione e un colpo d’ariete che fece staccare la parte superiore della fusoliera.

Fonte: Wikipedia